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Kv 4.8: Niyāmokkantikathā – Sull’ingresso nel Sentiero della Verità

Punto controverso: Il Bodhisattva era entrato nel Sentiero della Verità e si era conformato alla vita in esso contenuta sotto Kassapa Buddha.

Commentario: Questo discorso tratta della convinzione, condivisa dagli Andhaka, in riferimento al racconto nel Ghatlkara Sutta dell’ingresso di Jotipala nel Sangha, che il [nostro] Bodhisattva fosse entrato nel Sentiero della Verità sotto Kassapa Buddha. Ora, la Verità e la “vita santa” sono equivalenti al Sentiero Ariano. E non c’è altro accesso a quel Sentiero per i Bodhisattva se non quando sta realizzando le Perfezioni; altrimenti il nostro Bodhisattva sarebbe stato un discepolo, un Sotapanna, ecc. I Buddha profetizzano “diventerà un Buddha” (come si dice che Kassapa abbia profetizzato riguardo a Gotama Buddha, allora vivente come questo Jotipala) semplicemente grazie alla forza della loro visione profonda.

Theravāda: Se è così, il nostro Bodhisattva deve essere stato un discepolo – cioè uno del Sentiero Ariano – di Kassapa Buddha. Voi negate. Infatti, se accettate, dovete ammettere che è diventato Buddha dopo la sua pratica come discepolo. Inoltre, un “discepolo” è colui che impara attraverso gli insegnamenti di altri, mentre un Buddha si istruisce da solo.
Inoltre, se il Bodhisattva divenne discepolo di Kassapa, intraprendendo il primo Sentiero e il primo Frutto, ne consegue che c’erano solo tre stadi di realizzazione che egli doveva conoscere a fondo quando si trovava sotto l’albero della Bodhi. Ma noi crediamo che tutti e quattro siano stati realizzati.
Inoltre, chi avesse intrapreso il Sentiero della Verità come discepolo si sarebbe sottoposto alle austerità praticate dal Bodhisattva nella sua ultima vita? E avrebbe indicato altri come suoi maestri e praticato le loro austerità, come fece il Bodhisattva nella sua ultima esistenza?
Apprendiamo che, come il venerabile Ānanda, il capofamiglia Citta e Hatthaka, l’Āḷavaka entrarono nella Verità e vissero la loro vita santa come discepoli sotto l’Eccelso, così l’Eccelso stesso, come Bodhisattva, agì sotto Kassapa Buddha? Voi negate, ovviamente.
Se sono diventati discepoli dell’Eccelso, non potete affermare che il Bodhisattva abbia intrapreso il sentiero della Verità e abbia vissuto la sua vita santa sotto Kassapa Buddha senza essere suo discepolo. O un discepolo che si è evoluto dopo una nascita può diventare un non-discepolo in seguito? Voi negate, ovviamente.

Andhaka, Uttarāpathaka: Ma se la nostra tesi è sbagliata, non c’è forse un Sutta in cui l’Eccelso dice: “Sotto l’Eccelso Kassapa, Ānanda, ho vissuto la vita santa per la suprema illuminazione nel futuro”?

Theravāda: Ma non c’è un Sutta in cui l’Eccelso dice:

“Tutto ho superato. Tutte le realtà conosco, 
pure ed impure. 
Rinunciando a tutto, nella morte della brama 
sono completamente libero. 
La mia visione più profonda. 
Chi dovrei nominare?

Per me non c’è maestro. Sono l’unico sulla terra,
nei mondi celesti non ho rivali.
Sì, sono un arahant in questo mondo,
un maestro che non ha rivali.

La suprema illuminazione è solo mia.
Nel sacro Refrigerio ho estinto tutti i fuochi. 
Ora vado in cerca della città di Benares, 
per far girare la Ruota, per mettere in moto il Dhamma.

In un mondo cupo e cieco, 
do il segnale d’allarme sul tamburo di Ambrosia”?
“Secondo ciò che dichiari, fratello, tu sei davvero Arahant, 
‘degno’ di essere conquistatore infinito”.

“Come me ci sono i conquistatori 
che hanno eliminato ogni veleno.
Ogni cosa malvagia è stata da me vinta, 
e perciò io sono un conquistatore, Upaka”?

E non c’è forse un Sutta in cui l’Eccelso disse: “Monaci, riguardo a realtà mai apprese prima che la visione, la visione profonda, la conoscenza, la saggezza, la luce sorsero in me al pensiero della Verità Ariana della natura della sofferenza, e che questa Verità doveva essere compresa, e fu da me compresa”. 
Riguardo a realtà mai apprese prima che la visione, la visione profonda, la conoscenza, la saggezza, la luce sorsero in me al pensiero della Verità Ariana sull’origine della sofferenza, e che questa Verità riguardava qualcosa da eliminare, e fu da me eliminata. 
Riguardo a realtà mai apprese prima che la visione, la visione profonda, la conoscenza, la saggezza, la luce sorsero in me al pensiero della Verità ariana sulla cessazione della sofferenza, e che questa Verità riguardava qualcosa da realizzare, e fu da me realizzata. 
Riguardo a realtà non apprese prima che la visione, la visione profonda, la conoscenza, la saggezza, la luce sorsero in me al pensiero della Verità ariana sul sentiero che conduce alla cessazione della sofferenza, e che questa verità doveva essere sviluppata, e fu da me sviluppata”?
Come si può allora affermare che il Bodhisattva ha intrapreso il sentiero della Verità e ha vissuto la vita santa già all’epoca di Kassapa Buddha?

The Points of Controversy, traduzione in inglese dalla versione pâli del Kathāvatthu dell’Abhidamma di Shwe Zan Aung e C.A.F. Rhys Davids. Pubblicato per la prima volta dalla Pali Text Society, 1915. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoKathavatthu