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Kv 21.1: Sāsanakathā – Sulla nostra dottrina

Punto controverso: La nostra dottrina è (è stata e può essere ancora) riformata.

Commentario: Perché dopo i tre concili in cui sono state risolte le divergenze nella nostra dottrina, alcuni – per esempio alcuni degli Uttarapathaka – sostengono che essa sia stata riformata, che ci sia stato un riformatore della dottrina e che sia ancora possibile riformarla. 

Theravāda: Che cosa, dunque, è stato riformato: le applicazioni della consapevolezza, gli sforzi supremi, i passi verso Iddhi, i controlli morali, le forze morali, i sette rami dell’illuminazione? O è stato reso buono ciò che era stato cattivo? O è stato liberato ciò che era legato a cose viziose – intossicanti, catene, legami, flussi, gioghi, ostacoli, contaminazioni, attaccamenti, corruzioni? Voi negate tutto questo, ma la vostra tesi, così come è formulata, implica l’una o l’altra cosa.
Oppure intendete dire che qualcuno ha riformato la dottrina fondata dal Tathāgata? Se sì, in quale delle discipline elencate ha operato una riforma? Ancora una volta negate… .
O se ritenete che la dottrina possa essere riformata, cosa c’è in essa che ammette una riforma?

The Points of Controversy, traduzione in inglese dalla versione pâli del Kathāvatthu dell’Abhidhamma di Shwe Zan Aung e C.A.F. Rhys Davids. Pubblicato per la prima volta dalla Pali Text Society, 1915. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoKathavatthu