Punto controverso: Il Sentiero è solo quintuplice.
Commentario: Alcuni, come i Mahirjsasaka, ritengono che in termini generali il Sentiero [ariano] sia solo quintuplice. Lo deducono sia dal Sutta “Uno che in precedenza è stato abbastanza puro”, ecc. sia perché i tre fattori eliminati – parola, azione e mezzi di sussistenza – non sono stati di coscienza come gli altri cinque.
Theravāda: Ma il Sentiero non è forse stato dichiarato dall’Eccelso come ottuplice – vale a dire, retta visione, retto pensiero, retta parola, retta azione, retti mezzi di sussistenza, retto sforzo, retta consapevolezza e retta concentrazione?
E non ha forse detto anche:
“Di tutti i mezzi l’Ottuplice Sentiero è il migliore,
e di tutte le cose vere il migliore dei Quattro Stadi;
il migliore stato mentale,
e di tutti i bipedi il migliore l’uomo che comprende”?
Sicuramente, quindi, il Sentiero è ottuplice.
Ma voi mi dite che, sebbene questi tre – retta parola, retta azione, retta mezzi di sussistenza – siano fattori del sentiero, tuttavia non sono il sentiero, mentre gli altri cinque sono sia fattori del sentiero che sentiero. Perché questa distinzione?
Mahiṁsāsaka: Ma non è stato detto dall’Eccelso che: “Per colui che finora è stato abbastanza puro nel karma delle azioni, delle parole e dei mezzi di sussistenza, questo Ottuplice Sentiero ariano porterà alla condizione di arahant”?
Quindi sicuramente il Sentiero è quintuplice.
Theravāda: Ma non è stato detto dall’Eccelso che: “In qualsiasi dottrina e disciplina, Subhadda, l’Ottuplice Sentiero ariano non si trova, né in esso si trova un arahant del primo, o del secondo, o del terzo, o del quarto grado”. E in qualunque dottrina e disciplina, Subhadda, si trovi l’Ottuplice Sentiero Ariano, in essa si trova un tale arahant. Ora, in questa dottrina e disciplina, Subhadda, si trova l’Ottuplice Sentiero Ariano, e in essa si trovano anche arahant di tutti e quattro i gradi. Vuoti sono i sistemi di altri maestri, vuoti di arahant”?
Quindi sicuramente il Sentiero è ottuplice.
The Points of Controversy, traduzione in inglese dalla versione pâli del Kathāvatthu dell’Abhidhamma di Shwe Zan Aung e C.A.F. Rhys Davids. Pubblicato per la prima volta dalla Pali Text Society, 1915. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Kathavatthu