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Kv 20.3: Nirayapālakathā – Sui guardiani degli inferi

Punto controverso: Negli inferi non ci sono guardiani.

Commentario: Alcuni, per esempio gli Andhaka, sostengono che non esistono esseri di questo tipo, ma che i karma infernali, sotto forma di guardiani degli inferi, purificano i sofferenti.

Theravāda: State dicendo che non ci sono pene inflitte negli inferi? Sostenete il contrario? Ma non potete sostenere entrambe le tesi.
Ammettete che sulla terra ci sono sia pene che carnefici? Eppure negate che questi ultimi esistano negli inferi… .
Inoltre, non è stato detto dall’Eccelso che:

“Né Vessabhu, né il re dei Peta,
né Soma, né Yama, né il re Vessavaṇa –
Le azioni che gli erano proprie puniscono colui che,
rinascendo qui, raggiunge gli altri mondi”?
Per questo ci sono guardiani negli inferi.

Inoltre, non è stato detto dall’Eccelso che: “A lui, monaci, i guardiani degli inferi infliggono la quinta pena; gli conficcano un paletto di ferro rovente in una mano, poi un altro nell’altra mano, poi uno nel piede, poi un altro nell’altro piede; gli conficcano un paletto di ferro rovente in mezzo al petto. E allora prova una sofferenza dolorosa, lancinante, intollerabile, e non muore finché non viene cancellata la sua azione malvagia”?
E ancora, l’Eccelso non ha forse detto anche: “I guardiani degli inferi, monaci, lo fanno sdraiare e lo scorticano con le accette… lo mettono a testa in giù e lo scorticano con i coltelli… lo legano a un carro e lo portano avanti e indietro su un terreno ardente e incandescente… lo sollevano su una grande collina di carboni ardenti e incandescenti e lo fanno rotolare giù per il pendio infuocato… lo legano e lo gettano in un vaso di bronzo bollente, ardente, incandescente e bruciante, dove bolle, salendo come una bolla di schiuma, poi affondando, andando ora da una parte, ora dall’altra. Lì soffre un dolore feroce e amaro, e non muore finché il karma malvagio non viene cancellato. Lui, monaci, viene gettato nei Grandi Inferi. Ora questo: “In distretti misurati su quattro quadrati, con quattro porte, con bastioni di ferro che lo delimitano, con tetti di ferro, con il ferro del suo suolo saldato dal calore del fuoco, con un’estensione di cento leghe per sempre”?
Quindi ci sono sicuramente dei guardiani negli inferi.

The Points of Controversy, traduzione in inglese dalla versione pâli del Kathāvatthu dell’Abhidhamma di Shwe Zan Aung e C.A.F. Rhys Davids. Pubblicato per la prima volta dalla Pali Text Society, 1915. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoKathavatthu