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Kv 18.8: Saddaṁsuṇātītikathā – Sull’udito nel Jhāna

Punto controverso: Chi ha raggiunto il Jhāna sente il suono.

Commentario: Alcuni – ad esempio i Pubbaseliani – ritengono che, poiché l’Eccelso ha definito il suono una spina per il Primo Jhana e poiché il suono, se non viene udito, non può essere una spina nella carne di chi ha raggiunto quello stadio, si deduce che tale persona sia in grado di udire.

Theravāda: Se è così, bisogna ammettere che può anche vedere, odorare, gustare e toccare gli oggetti. Questo lo negate… Dovete anche ammettere che egli entri nel Jhāna godendo della coscienza uditiva. Negate, perché sostenete che la concentrazione sorge in chi sta godendo degli oggetti mentali in quanto tali? Ma se ammettete che chi sta effettivamente godendo dei suoni li sente e che la concentrazione è una proprietà di chi sta effettivamente godendo degli oggetti mentali in quanto tali, non dovreste affermare che chi è nella concentrazione del Jhāna sente i suoni. Se insistete nel dire che lo fa, avete due procedure mentali parallele in corso allo stesso tempo… .

Pubbaseliya: Ma non è stato detto dall’Eccelso che “Il suono è una spina per il primo Jhāna”?
Quindi uno nel Jhāna può sicuramente sentire il suono.

Theravāda: Voi dite che uno nel Jhāna può sentire il suono, e citate che per il Primo Jhāna è una “spina”. Ora è stato detto che il pensiero applicato e sostenuto è una spina per il Secondo Jhāna: uno nel Secondo Jhāna ha un pensiero applicato e sostenuto? … Inoltre, è stato detto che il fattore mentale eliminato per ultimo è una spina per lo stadio appena raggiunto: l’estasi per il Terzo, la respirazione per il Quarto Jhāna, la percezione degli oggetti visibili per la coscienza dello spazio-infinito, questa percezione per quella della coscienza come infinita, questa percezione per quella del nulla, la percezione e la sensazione per la cessazione di queste nell’estasi. Ora, la “spina” è effettivamente presente sul vincolo dello stadio da cui si dice che è una spina? Se no, come si può dire che la “spina” dell’udire il suono è presente in un Primo Jhāna?

The Points of Controversy, traduzione in inglese dalla versione pâli del Kathāvatthu dell’Abhidhamma di Shwe Zan Aung e C.A.F. Rhys Davids. Pubblicato per la prima volta dalla Pali Text Society, 1915. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoKathavatthu