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Kv 15.3: Addhākathā – Sul tempo

Punto controverso: Il tempo è predeterminato.

Commentario: Prendendo la parola addha nel senso di periodo di tempo, coloro che sostengono questa opinione la basano sul Sutta citato di seguito. L’argomento cerca di dimostrare che nessun intervallo di tempo è predeterminato, se non come semplice nozione di tempo. Ma la materia, ecc. quando si intendono i cinque aggregati (corporei e mentali) è predeterminata.

Theravāda: Allora il tempo deve essere uno dei cinque aggregati, cosa che ovviamente non è. Questo vale sia che si prenda il tempo passato, futuro o presente. Ora, voi dite che qualsiasi aggregato passato, corporeo o mentale, costituisce il tempo passato; qualsiasi aggregato futuro, qualsiasi aggregato presente, rispettivamente il tempo futuro o presente. Allora ci sono cinque tempi passati, cinque futuri, cinque presenti? … quindici in tutto? Oppure, se si considerano dodici organi e oggetti di senso passati, futuri e presenti, ci sono in tutto trentasei periodi di tempo? … .
O se li consideriamo come diciotto elementi, ce ne sono cinquantaquattro? O come poteri di controllo, ce ne sono sessantasei?

Oppositore: Ma non è stato detto dall’Eccelso che: “Ci sono questi tre argomenti di discorso, monaci: quali tre? Si può parlare del tempo passato: “Così era nei tempi passati”. O del tempo futuro: “Così sarà nei tempi futuri”. O del presente: “Così è ora nel presente”?
Quindi il tempo è sicuramente predeterminato?

The Points of Controversy, traduzione in inglese dalla versione pâli del Kathāvatthu dell’Abhidhamma di Shwe Zan Aung e C.A.F. Rhys Davids. Pubblicato per la prima volta dalla Pali Text Society, 1915. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoKathavatthu