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Kv 14.7: Pariyāpannakathā – Sul desiderio come inerente alle realtà celesti

Punto controverso: Il desiderio per le realtà dei mondi celesti Rūpa è insito in esse e vi è incluso.

Commentario: Come le brame sensuali sono insite nel mondo dell’esperienza sensoriale e vi sono incluse, così la brama di vivere nei mondi celesti Rupa e Arupa è stata ritenuta dagli Andhaka e dai Sarnmitiya.

Theravāda: Voi affermate che il desiderio che cerca di raggiungere i Jhāna, il desiderio che cerca di rinascere nei mondi celesti e il piacere, nelle condizioni attuali, della beatitudine celeste, sono tutti e tre concomitanti, coesistenti, associati e congiunti con i rispettivi tipi di coscienza, sono uno nell’origine e nella cessazione, uno nella sede e nell’oggetto. Se negate, la vostra tesi decade.
Il desiderio del suono è insito e incluso nella sfera del suono, oppure il desiderio degli altri oggetti di senso è insito e incluso nelle rispettive sfere? Perché negare? Se i desideri devono essere negati in questo caso, non si possono affermare nemmeno nel caso dei mondi celesti.
(Gli stessi argomenti si applicano al desiderio per le realtà dei mondi celesti Arūpa.)

Andhaka, Sammitiya: Ma se ammettete che possiamo parlare di desideri sensuali come insiti e inclusi nel mondo dell’esperienza sensoriale, è sicuramente giusto affermare desideri analoghi nei mondi celesti Rūpa e Arūpa.

The Points of Controversy, traduzione in inglese dalla versione pâli del Kathāvatthu dell’Abhidhamma di Shwe Zan Aung e C.A.F. Rhys Davids. Pubblicato per la prima volta dalla Pali Text Society, 1915. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoKathavatthu