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Kv 13.2: Kusalapaṭilābhakathā – Sulla moralità di un uomo condannato

Punto controverso: Una persona condannata per un kappa non può acquisire coscienza morale.

Commentario: Così, ad esempio, gli Uttarapathaka, che non fanno distinzione tra la bontà inferiore del mondo dei desideri sensoriali, che una persona del genere può solo acquisire, e la bontà più sublime o più elevata, con la quale sarebbe in grado di impedire la sua rinascita.

Theravāda: Eppure ammettete che egli possa fare doni al Sangha: come può dunque reggere la vostra tesi? E non solo doni – cioè vestiario, elemosina, dimore, medicinali, vari tipi di cibo, bevande – ma anche che possa rendere omaggio a un santuario di dottrine più antiche, onorarlo con una corona di fiori, con incenso, con unguenti, salutarlo marciando intorno a esso…”

Uttarāpathaka: Voi contraddite la nostra tesi. Ora ammettete che egli può acquisire una buona coscienza derivante da quella disciplina purificatoria. Ma questo implica che può anche acquisire una buona coscienza appartenente alle sfere Rūpa e Arūpa, e persino alla mente sovramondana … .

The Points of Controversy, traduzione in inglese dalla versione pâli del Kathāvatthu dell’Abhidhamma di Shwe Zan Aung e C.A.F. Rhys Davids. Pubblicato per la prima volta dalla Pali Text Society, 1915. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoKathavatthu