“Quando regnavo
come re di nome Dhanañjaya
fui benedetto con le dieci azioni positive.
Dal regno di Kaliṅga
i brahmani vennero da me
chiedendo l’elefante reale
che era fortunato e ritenuto di buon auspicio.
‘La nostra nazione soffre di siccità,
il cibo scarseggia e la carestia abbonda,
ti prego di offrire il nobile elefante
di mezzanotte di nome Añjana.’
Quando i seguaci si rivolgono a me
è inopportuno rifiutare.
Non lasciate che il mio voto venga infranto,
darò il potente elefante.”
Prendendo l’elefante per la proboscide,
e un vaso cerimoniale ingioiellato,
spruzzai l’acqua sulla mano
e offrii l’elefante ai brahmani.
Dopo aver dato l’elefante,
i miei ministri dissero,
‘Perché hai donato il nobile elefante
ai seguaci?
Era fortunato e dotato di un’ottima fortuna,
supremo vincitore in battaglia.
Ora hai donato l’elefante,
come governerai il regno?’
Darei l’intero regno
e anche il mio corpo fisico.
L’onniscienza è preziosa per me,
per questo ho donato l’elefante.”
Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato, The Conduct Leading to Buddhahood.
Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Cariyapitaka