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Cp 29: Vaṭṭapotakacariya – La condotta della Giovane Quaglia

“Quando ero 
una piccola quaglia a Magadha,
ero giovane, con le ali non schiuse,
solo un bocconcino nel nido.

Con il cibo che portava nel becco
mia madre mi ha nutrito.
Sono sopravvissuta grazie al suo amore,
perché non avevo forza fisica.

Un anno, durante la stagione calda,
la foresta prese fuoco.
Si avvicinò a noi,
una fiamma con una scia nera.

Il fuoco ruggiva e strepitava
con grandi vortici di fiamme,
bruciando gradualmente
sempre più vicino a me.

Allarmati e terrorizzati dal fuoco feroce,
mia madre e mio padre
mi abbandonarono nel nido,
salvandosi.

Ho battuto i piedi e le ali 
ma non avevo forza fisica.
Quando non riuscivo a fuggire,
ho pensato questo:

‘Chi doveva proteggermi,
spaventati e tremanti di paura,
sono fuggiti, lasciandomi qui.
Cosa devo fare adesso?’

Nel mondo c’è la qualità della virtù,
della verità, della purezza e della misericordia.
Con questa verità farò una
una suprema dichiarazione di verità.

Con il potere del Dhamma,
ricordando i precedenti Vincitori,
affidandomi al potere della verità,
feci una dichiarazione di verità.

‘Ho ali che non volano! 
Ho zampe che non camminano!
Madre e padre sono fuggiti!
Fuoco: torna indietro!’

Mentre dichiaravo questa verità
le grandi fiamme 
si ritirarono di sedici leghe,
come se fossero giunte all’acqua.

Nessuno può eguagliare la mia verità:
questa è la mia perfezione di verità.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato, The Conduct Leading to Buddhahood. 
Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoCariyapitaka