Skip to content

Cp 14: Cūḷabodhicariya – La condotta di Cūḷabodhi

“Quando ero 
il virtuoso Cūḷabodhi,
vedendo la rinascita come una paura,
rinunciai alla vita mondana.

Colei che era stata la mia compagna,
una donna brahmana dalla pelle dorata,
che non si aspettava nulla dal ciclo delle rinascite,
rinunciò anch’essa alla vita mondana.

Senza attaccamento, abbandonando la famiglia,
senza aspettarsi nulla da una famiglia o da un gruppo,
abbiamo camminato di villaggio in villaggio
fino a raggiungere Varanasi.

Lì abbiamo vissuto in modo vigile,
senza mescolarci a una famiglia o a un gruppo.
Tranquilli e distaccati,
siamo rimasti entrambi nel giardino reale.

Visitando il giardino,
il re vide la signora brahmana.
Si avvicinò e mi chiese,
‘È tua moglie?’
Quando mi disse questo,
così risposi:
‘Non è mia moglie.
Condividiamo lo stesso Dhamma e Disciplina.’

Infatuato di lei,
la fece rapire dai suoi uomini.
Costringendola con la forza e
la condusse al palazzo reale.

Colei che era mia toccando un vaso d’acqua,
nati insieme, uno nella fede,
quando lui la trascinò via,
ho provato molta rabbia.

Insieme all’insorgere della rabbia,
mi sono ricordato dei miei precetti e dei miei voti,
e ho controllato la mia rabbia,
non ho permesso che crescesse.

Se qualcuno avesse attaccato
quella donna brahmana con un coltello affilato,
nemmeno per questo avrei violato la mia morale,
perché era solo per il risveglio.

La signora brahmana non mi era indifferente,
né mi mancava la forza.
Ma siccome l’onniscienza è per me preziosa,
ho protetto la mia morale.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato, The Conduct Leading to Buddhahood. 
Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoCariyapitaka