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Cp 13: Campeyyanāgacariya – La condotta del Drago di Campeyya

“Quando ero Campeyyaka, 
un nāga dal grande potere psichico, 
la divinità titolare del popolo di Campā.
Ero solo provvisto di precetti e voti.

L’allevatore di serpenti che mi aveva catturato
visse rettamente,
osservando l’Uposatha,
e mi fece esibire davanti al cancello reale.

Qualunque colore gli venisse in mente –
blu, giallo o rosso.
mi sono conformato al suo desiderio,
assumendo l’aspetto del suo pensiero.

Potrei trasformare la terraferma in acqua,
e l’acqua in terraferma.
Se fossi arrabbiato con lui
potrei ridurlo in cenere in un istante.

Se avessi ubbidito ai miei pensieri,
avrei abbandonato la mia morale.
Ma chi abbandona la sua morale
non raggiunge la meta più alta.

Con gioia, che questo corpo sia spezzato!
Che sia disperso in questo stesso luogo!
Nemmeno per questo infrangerei la mia morale,
se venisse disperso come pula.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato, The Conduct Leading to Buddhahood. 
Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoCariyapitaka