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Cp 11: Mātuposakacariya – La condotta di elefante previdente

“Una volta vivevo nella foresta
come un elefante che si prendeva cura di sua madre.
A quel tempo nessuno sulla terra
poteva eguagliare le mie virtù.

Vedendomi nella foresta, un guardaboschi informò il re di me.
‘Grande Re, un elefante che a voi si addice 
sta dimorando nel boschetto della foresta.

Non c’è bisogno di scavare una fossa intorno a lui,
né legarlo a un palo in una fossa.
Preso per la proboscide,
verrà qui da solo.’

Quando udì queste parole,
il re, euforico,
mandò un domatore di elefanti,
un maestro esperto e ben addestrato.

Quando il domatore di elefanti arrivò lì,
mi vide in uno stagno di loto,
che tiravo fuori le radici di loto
per nutrire mia madre.

Discernendo la mia virtù morale,
mi controllò per verificare la presenza di segni.
Dicendomi: “Vieni, figliolo”,
mi prese per la proboscide.

A quel tempo 
la forza naturale del mio corpo,
era pari a mille
elefanti di oggi.

Se fossi stato arrabbiato
con coloro che erano venuti a catturarmi,
avrei avuto il potere
di sconfiggere persino un regno di uomini.

Tuttavia, per salvaguardare la mia morale,
e realizzare la mia perfezione morale, 
non ho lasciato che la mia mente cambiasse,
anche se mi stavano catturando.

E anche se mi avessero picchiato
con asce e lance,
non mi sarei mai arrabbiato,
per paura di violare la mia morale.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato, The Conduct Leading to Buddhahood. 
Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoCariyapitaka