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Vv 1.2: Dutiya Pīṭha Sutta – La dimora del trono (2)

Moggallana Bhante:
Caro Deva, sei seduto su un trono fatto di gemme di berillo. Voli ovunque tu voglia, e con la velocità che desideri. Sei vestito splendidamente, con ghirlande di fiori, e sei radioso, come un fulmine che brilla tra le nuvole.
Che tipo di azione meritoria hai compiuto quando eri nel mondo umano per ottenere questa bellezza che brilla in tutte le direzioni e per guadagnarti tutte queste cose meravigliose?

Quel deva, felice di essere interrogato dall’arahant Moggallana, spiegò volentieri che cosa aveva fatto per ottenere una felicità così grande.

Deva:
Bhante, quando ero nel mondo umano, un monaco visitò la nostra casa e io preparai una sedia per farlo sedere. A mani giunte, salutai quel monaco con profondo rispetto. Gli ho anche offerto del cibo in elemosina.
Grazie a queste azioni meritorie, sono rinato come un bellissimo deva e godo di tutte le cose meravigliose che deliziano il mio cuore.
Bhante, queste sono le azioni meritorie che ho compiuto per avere un corpo così bello che brilla in tutte le direzioni.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Ven. Kiribathgoda Gnanananda Thera.
Stories of Heavenly Mansions from the Vimanatthu © 2018 Mahamegha Publications. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoVimanavatthu