Così ho sentito. In una certa occasione il Beato soggiornava presso Savatthi, nel Boschetto di Jeta, al monastero di Anathapindika. Ora, in quell’occasione il Ven. Maha Moggallana era seduto non lontano dal Beato, con le gambe incrociate, il busto eretto, avendo stabilito la propria presenza mentale sul corpo e nel corpo. Il Beato vide il Ven. Maha Moggallana seduto non lontano, con le gambe incrociate, il busto eretto, avendo stabilito la propria presenza mentale sul corpo e nel corpo.
Allora il Beato, in quella occasione, declamò questi solenni versi ispirati:
Con la presenza mentale immersa nel corpo
ben stabilita, controllato
nelle sei basi di contatto –
sempre concentrato, il monaco
può conoscere la Liberazione [Nibbana] da se stesso.
Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Thanissaro Bhikkhu. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Udana