Così ho sentito. In una certa occasione il Beato soggiornava presso Savatthi, nel boschetto di Jeta, al monastero di Anathapindika.
In quella circostanza alcuni ragazzi, nei pressi di Savatthi e del boschetto di Jeta, stavano molestando un serpente con dei bastoni.
Il Beato, di mattina presto, dopo essersi vestito ed aver preso mantello e scodella, si recò a Savatthi per la questua. Durante il cammino vide quei ragazzi, nei pressi di Savatthi e del boschetto di Jeta, che stavano molestando un serpente con dei bastoni.
Allora il Beato, in quella occasione, declamò questi solenni versi ispirati:
“Chi cerca il proprio piacere nel molestare altri esseri
non avrà gioia in futuro.
Ma chi cerca il proprio piacere senza molestare altri esseri,
allora costui avrà gioia in futuro.”