Così ho sentito. In una certa occasione, il Beato soggiornava a Savatthi, nel boschetto di Jeta, al monastero di Anathapindika. In quella occasione i venerabili Sariputta, Maha Mogallana, Maha Kassapa, Maha Kaccayana, Maha Kotthita, Maha Pappina, Maha Cunda, Anuruddha, Revata, Devadatta ed Ananda si avvicinarono al Beato. Il Beato, notando da lontano quei venerabili che si avvicinavano, così si rivolse ai monaci: “Vedete, monaci, questi venerabili che si avvicinano, osservateli bene.”
Dette queste parole un certo monaco, di nascita brahmana, chiese al Beato:
“Quale condotta è richiesta ad un bramano e qual è la natura delle sue azioni che la determinano?”
Allora il Beato, in quella occasione, declamò questi solenni versi ispirati:
“Coloro che sono sempre mentalmente presenti, che hanno eliminato il male, reciso ogni legame, i saggi,
costoro sono realmente dei bramani in questo mondo.”
Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Dawsonne Melanchthon Strong. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Udana