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Snp 2.13: Sammāparibbājanīya Sutta – La perfezione della vita ascetica

Domanda
Al saggio dalla grande saggezza, che ha attraversato,
che è giunto all’altra riva, che ha raggiunto la totale estinzione,
saldo, che ha abbandonato la casa
e dissipato i piaceri dei sensi, io chiedo:
Come potrebbe un monaco vivere rettamente nel mondo?

Buddha
Chi ha distrutto (il credo) nei presagi, nella sorte,
nei sogni e in altri segni,
chi ha eliminato il veleno di ciò che è di buon auspicio,
vive rettamente nel mondo.

Chi è capace di abbandonare la sensualità —
sia umana e divina – quel monaco
che ha superato l’esistenza, che conosce bene il Dhamma,
vive rettamente nel mondo.

Quel monaco che ha abbandonato rabbia e avarizia,
che ha distrutto ogni calunnia,
sottomissione, schiavitù,
vive rettamente nel mondo.

Abbandonando ciò che è piacevole e spiacevole,
senza attaccamento, avendo totalmente reciso
tutte le catene – completamente libero,
costui vive rettamente nel mondo.

Non vedendo alcuna essenza nei substrati mentali,
dissipato il bramoso desiderio,
non essendo dipendente o colmo di attaccamento,
costui vive rettamente nel mondo.

Senza avversione – verbale, mentale e fisica – verso gli altri,
che conosce molto bene il potere del Dhamma,
che aspira al Nibbana,
costui vive rettamente nel mondo.

Quel monaco che non pensa: “Mi riveriscono.”
né prova odio se è irriso,
né si esalta con le offerte di cibo,
costui vive rettamente nel mondo.

Il monaco che abbandona brama ed esistenza,
che non crea danni e legami,
che ha superato i dubbi e rimosso la freccia,
vive rettamente nel mondo.

Un monaco che sa cosa gli piace,
non danneggia gli altri nel mondo;
realizza il Dhamma come realmente è,
vive rettamente nel mondo.

Colui che non ha tendenze nascoste —
che ha totalmente rimosso le radici del male,
né ha desideri e attaccamento
vive rettamente nel mondo.

Chi ha sradicato gli influssi impuri, abbandonato l’orgoglio
e trasceso il sentiero del desiderio sessuale,
domato, completamente risvegliato e imperturbabile,
costui vive rettamente nel mondo.

Fiducioso e colto, colui che vede la via,
che è saggio, migliore tra gli asceti;
che ha abbandonato la brama, l’odio e la cattiva volontà,
costui vive rettamente nel mondo.

Un conquistatore colmo di purezza e senza velo,
predominante sui dhamma, calmo,
colmo di conoscenza sulla cessazione delle realtà condizionate,
costui vive rettamente nel mondo.

Chi ha superato con la pura saggezza
il tempo passato e futuro,
libero dalle basi sensoriali,
vive rettamente nel mondo.

Chi ha realizzato la Suprema Conoscenza e il Dhamma,
che ha abbandonato ogni influsso impuro
con tutti i substrati dissolti
vive rettamente nel mondo.

Domanda
O Beato, certamente è così,
per quel monaco domo, che così agisce —
che ha reciso tutte le catene,
costui vive rettamente nel mondo.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Laurence Khantipalo Mills. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoSuttanipata