A Savatthi.
Il monaco Kokalika si recò dal Beato, lo salutò con riverenza e si sedette a lato. Appena seduto il monaco Kokalika disse al Beato: “Venerabile signore, Sariputta e Mogallana sono sopraffatti da cattive intenzioni.”
Dopo tali parole il Beato disse: “Non dire così Kokalika. Allieta la tua mente pensando a Sariputta e Mogallana. Costoro sono dei monaci colmi di rettitudine.”
Per la seconda volta il monaco Kokalika disse al Beato: “Venerabile signore, anche se siete degno di fiducia, io credo che Sariputta e Mogallana sono colmi di desideri nocivi e sopraffatti da cattive intenzioni.”
Per la seconda volta il Beato disse: “Non dire così Kokalika. Allieta la tua mente pensando a Sariputta e Mogallana. Costoro sono dei monaci colmi di rettitudine.”
Per la terza volta il monaco Kokalika disse al Beato: “Venerabile signore, anche se siete degno di fiducia, io credo che Sariputta e Mogallana sono colmi di desideri nocivi e sopraffatti da cattive intenzioni.”
Per la terza volta il Beato disse: “Non dire così Kokalika. Allieta la tua mente pensando a Sariputta e Mogallana. Costoro sono dei monaci colmi di rettitudine.”
Allora il monaco Kokalika si alzò dal suo posto e dopo aver salutato con rispetto il Beato, andò via.
Appena andato via sul corpo del monaco Kokalika apparvero delle piccole vesciche grandi come un seme di lenticchia. Le vesciche della grandezza di un seme di lenticchia crebbero come un seme di fagioli. Dalla grandezza di un seme di fagioli crebbero come un seme di ceci. Dalla grandezza di un seme di ceci crebbero come un seme di giuggiole. Dalla grandezza di un seme di giuggiole crebbero come un seme di mirobalano emblica. Dalla grandezza di un seme di mirobalano emblica crebbero come un seme di un frutto acerbo di vilva. Infine crebbero così tanto da esplodere di sangue e pus.
Allora il monaco Kokalika morì per quella infezione e rinacque nell’inferno Paduma a causa della sua collera riguardo a Sariputta e Moggallana.
Al finir della notte, illuminando il boschetto di Jeta apparve Brahma Sahampati al Beato e, dopo averlo salutato con rispetto, stette ad un lato.
Quindi Brahma Sahampati disse al Beato: “Venerabile signore, il monaco Kokalika è morto ed è rinato nell’inferno Paduma a causa della sua collera verso Sariputta e Moggallana.”
Dopo aver parlato Brahma Sahampati salutò con riverenza il Beato e scomparve.
All’alba il Beato si rivolse ai monaci: “Monaci, la scorsa notte Brahma Sahampati, illuminando il boschetto di Jeta, mi apparve e, dopo avermi salutato con rispetto, stette ad un lato. Quindi mi disse: “Venerabile signore, il monaco Kokalika è morto ed è rinato nell’inferno Paduma a causa della sua collera verso Sariputta e Moggallana.” Dopo avermi così parlato, Brahma Sahampati mi salutò con riverenza e scomparve.”
Dette queste parole un monaco chiese al Beato: “Venerabile signore, qual è la durata di vita nell’inferno Paduma?”
“Monaco, lunga è la vita nell’inferno Paduma, tanto che non può essere calcolata, può durare centinaia di anni, migliaia di anni o centinaia di migliaia di anni.”
“Venerabile signore, potrebbe farci un esempio?”
“Certamente, monaco. Vi è una carovana con un carico di venti unità di misura dei cereali del Kosala. Da esso un uomo ne preleva un seme di sesamo ogni centinaio di migliaia di anni. In questo modo i semi di sesamo finiranno molto prima degli anni in un’esistenza dell’inferno Abuda. Monaco, venti esistenze nell’inferno Abuda corrispondono ad un’esistenza nell’inferno Nirbuda. Venti esistenze nell’inferno Nirbuda corrispondono ad una sola esistenza nell’inferno Ababa. Venti esistenze nell’inferno Ababa corrispondono ad una sola esistenza nell’inferno Añaña. Venti esistenze nell’inferno Añaña corrispondono ad una sola esistenza nell’inferno Ahaha. Venti esistenze nell’inferno Añaña corrispondono ad una sola esistenza nell’inferno Kumudu. Venti esistenze nell’inferno Kumudu corrispondono ad una sola esistenza nell’inferno Sogandhika. Venti esistenze nell’inferno Sogandhika corrispondono ad una sola esistenza nell’inferno Uppala. Venti esistenze nell’inferno Uppala corrispondono ad una sola esistenza nell’inferno Pundarika. E venti esistenze nell’inferno Pundarika corrispondono ad una sola esistenza nell’inferno Paduma. E il monaco Kokalika a causa della sua collera verso Sariputta e Moggallana è rinato nell’inferno Paduma.”
Così parlò il Beato, poi il Maestro recitò questa stanza:
“All’uomo che nasce, un pugnale gli nasce in bocca,
e con esso, pronunciando parole offensive lo stolto si ferisce.
Chi loda il biasimevole o biasima il lodevole
pronuncia parole malevoli con la sua bocca.
Accumulando cattiva sorte costui non trova piacere.
Chi gioca d’azzardo perde la sua ricchezza assieme a se stesso,
ma è nulla a confronto a chi
reca offese ai Tathagatha.
Chi biasima i Nobili con cattivi pensieri e cattive intenzioni,
nasce per lungo tempo negli inferi. Centinaia di migliaia inferni Nirabuda,
e trecentomila periodi di inferno Abudani.”
Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhuni Uppalavanna. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Samyutta Nikaya