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SN 55.52: Vassaṁvuttha Sutta – Al termine della stagione delle piogge

Un tempo il Buddha soggiornava presso Sāvatthī nel boschetto di Jeta, al monastero di Anāthapiṇḍika. In quel periodo un monaco, dopo aver trascorso la stagione delle piogge a Sāvatthī, giunse a Kapilavatthu per alcuni affari. I Sakya di Kapilavatthu ne vennero a conoscenza.
Si recarono da quel monaco, si inchinarono, si sedettero a lato e gli dissero:
“Signore, speriamo che il Buddha sia in buona salute.”
“Lo è, signori.”
“E speriamo che Sāriputta e Moggallāna stiano in buona salute.”
“Lo sono.”
“E speriamo che il Saṅgha sia in buona salute.”
“Lo è.”
“Ma, venerabile, durante questa stagione delle piogge ha ascoltato e imparato qualcosa alla presenza del Buddha?”
“Signori, ho sentito e imparato questo in presenza del Buddha: ‘Ci sono meno monaci che realizzano la pura liberazione della mente e la liberazione mediante la saggezza in questa stessa vita, e vivono avendola realizzata con la propria visione profonda grazie alla fine degli influssi impuri. Ci sono più monaci che, avendo posto fine alle cinque catene inferiori, rinascono spontaneamente e si estinguono in quel mondo, senza poter ritornare da quel mondo.
Inoltre, ho sentito e imparato questo in presenza del Buddha: ‘Ci sono meno monaci che, avendo posto fine alle cinque catene inferiori, rinascono spontaneamente e si estinguono in quel mondo, senza poter ritornare da quel mondo. Sono più numerosi i monaci che, con la fine delle tre catene e l’indebolimento della brama, dell’odio e dell’ignoranza, sono coloro ‘che ritornano-una-sola-volta’, che rinascono in questo mondo una sola volta e poi pongono fine alla sofferenza.’
Inoltre, ho sentito e imparato questo in presenza del Buddha: ‘Ci sono meno monaci che, con la fine delle tre catene e l’indebolimento della brama, dell’odio e dell’ignoranza, sono coloro ‘che-ritornano-una-sola-volta’, che rinascono in questo mondo una sola volta, per poi porre fine alla sofferenza. Ci sono altri monaci che, con la fine delle tre catene, sono coloro ‘che entrano-nella-corrente’, non soggetti a rinascere in mondi inferiori, ma destinati al risveglio.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato, 2018. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoSamyutta Nikaya