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SN 47.19: Sedaka Sutta – Il discorso di Sedaka

Un tempo il Benedetto soggiornava presso i Sumbha, in una loro città chiamata Sedaka. Ivi il Benedetto si rivolse ai monaci dicendo: “Un tempo, monaci, un acrobata che si esibiva con l’asta di bambù, dopo aver innalzato l’asta, si rivolse a Medakathalika, sua assistente: “ Vieni, cara Medakathalika, sali sull’asta di bambù e stai sulle mie spalle.”
“Farò come dici, maestro.” – rispose l’assistente Medakathalika all’acrobata che si esibiva con l’asta di bambù e, salendo sull’asta di bambù, si pose sulle spalle del maestro.
Allora, monaci, l’acrobata che si esibiva con l’asta di bambù disse alla sua assistente Medakathalika: “Prenditi cura di me, cara Medakathalika, e io mi prenderò cura di te. Proteggendoci a vicenda, e prestandoci attenzione reciprocamente, faremo mostra di abilità, riceveremo la ricompensa e scenderemo incolumi dall’asta di bambù.”
Monaci, quand’egli ebbe detto così, l’assistente Medakathalika gli rispose: “ Maestro, non può essere assolutamente così! Tu, maestro, prenditi cura di te e io mi prenderò cura di me! Se ciascuno di noi proteggerà se stesso e presterà attenzione a sé, faremo mostra di abilità, riceveremo la ricompensa e scenderemo incolumi dall’asta di bambù. Tale, in questi casi, è la regola.”
Il Benedetto aggiunse: “ Così l’assistente Medakathalika parlò al maestro. “ Io mi prenderò cura di me stesso” – monaci, in questo modo devono essere praticati i fondamenti della presenza mentale. “Io mi prenderò cura degli altri.” E come, monaci, colui che si prende cura di se stesso si prende cura degli altri? Con la pratica e con la meditazione. Così, monaci, colui che si prende cura di se stesso si prende cura degli altri.
E in che modo, monaci, colui che si prende cura degli altri si prende cura di se stesso? Con la pazienza, con la compassione, con l’amore e con la solidarietà. Così, monaci, colui che si prende cura degli altri si prende cura di se stesso.
“Io mi prenderò cura di me stesso” – monaci, in questo modo devono essere praticati i fondamenti della presenza mentale. ““Io mi prenderò cura degli altri” – in questo modo devono essere praticati i fondamenti della presenza mentale.
Monaci, colui che si prende cura di se stesso si prende cura degli altri e colui che si prende cura degli altri si prende cura di se stesso.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Thanissaro Bhikkhu. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoSamyutta Nikaya