Yodhajiva, il capo dei guerrieri, andò dal Benedetto e, appena giunto, lo salutò con riverenza e si sedette ad un lato. Quindi gli disse: “Signore, ho sentito dire che: ‘Quando un guerriero è prode e coraggioso in battaglia, se altri lo colpiscono e lui li uccide o viene ucciso, con la dissoluzione del corpo, dopo la morte rinascerà nel regno dei deva periti in battaglia.’ Che cosa ne dice il Benedetto? “
” Non lo chiedere a me.”
Una seconda volta… Una terza volta, Yodhajiva ripeté la domanda.
“Non lo chiedere a me.’ – rispose il Benedetto – Comunque ti risponderò ugualmente. Quando un guerriero è prode e coraggioso in battaglia, la sua mente già è impostata e indirizzata male dal pensiero: ‘Questi esseri devono essere uccisi e distrutti. Essi non devono esistere.’ Con la dissoluzione del corpo, dopo la morte rinascerà nell’inferno chiamato il reame di coloro uccisi in battaglia. Se crede all’idea, prima riferita, allora: ‘Ci sono due destinazioni per una persona con una falsa teoria: inferno o utero animale.”
Dette queste parole, Yodhajiva scoppiò in lacrime.
(Il Benedetto disse:) “Ti avevo avvertito di non farmi questa domanda.”
“Io non sto piangendo, signore, per le parole del Benedetto, ma semplicemente perché sono stato ingannato, da coloro che dissero: ‘Quando un guerriero si sforza si esercita in battaglia, se altri lo colpiscono e lui li uccide o viene ucciso con la dissoluzione del corpo, dopo la morte rinascerà nel regno dei deva uccisi in battaglia.’
“Magnifico, signore! Magnifico! Tutto mi è chiaro. Prendo rifugio nel Benedetto, nel Dhamma e nella Comunità dei monaci. Il Benedetto possa ricordarmi come un seguace laico da questo giorno e per sempre.”
Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Thanissaro Bhikkhu. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Samyutta Nikaya