1. Così ho sentito. Un tempo il Beato soggiornava al santuario degli scoiattoli nel boschetto di bambù presso Rajagaha.
2. Lì così il Beato si rivolse ai monaci:
3. “Monaci, la vita degli esseri umani è breve. E’ destinata ad un nuovo mondo. Bisogna compiere molto merito e realizzare la santa vita. La sola alternativa alla nascita è la morte. Monaci, anche se si vivesse a lungo, il limite è di cento anni.”
4. Allora Mara il Maligno si avvicinò al Beato e recitò questa stanza:
“La vita degli esseri umani è lunga e non deve essere disprezzata.
Siate felici e godete la vita perché non esiste rinascita dopo la morte.”
5. [Il Buddha:] “La vita degli esseri umani è breve e non deve essere disprezzata.
Vivetela pienamente perché vi è rinascita dopo la morte.”
6. Quindi Mara il Maligno – triste e abbattuto, comprese: “Il Benedetto mi conosce.” e scomparve.
Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhuni Uppalavanna. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Samyutta Nikaya