Skip to content

SN 35.123: Upādāniyadhamma Sutta – Mara (1)

“Monaci, ci sono forme riconoscibili dall’occhio che sono desiderabili, adorabili, gradevoli, piacevoli, sensualmente allettanti, seducenti. Se un monaco cerca piacere in esse, le accoglie ed ha attaccamento ad esse, è chiamato un monaco che è entrato nella tana di Mara, che è passato sotto il controllo di Mara; la trappola di Mara è stata stretta intorno a lui tanto da essere schiavo di Mara e il Maligno può fare di lui ciò che vuole.

Ci sono, monaci, suoni riconoscibili dall’orecchio … fenomeni mentali riconoscibili dalla mente che sono desiderabili, amabili, gradevoli, piacevoli, sensualmente allettanti, seducenti. Se un monaco cerca piacere in essi … … il Maligno può fare di lui ciò che vuole.

Monaci, ci sono forme riconoscibili dall’occhio che sono desiderabili, adorabili, gradevoli, piacevoli, sensualmente allettanti, seducenti. Se un monaco non cerca piacere in esse, non le accoglie e non ha attaccamento ad esse, è chiamato un monaco che non è entrato nella tana di Mara, che non è passato sotto il controllo di Mara; la trappola di Mara non è stata stretta intorno a lui tanto da non essere schiavo di Mara e il Maligno non può fare di lui ciò che vuole.

Ci sono, monaci, suoni riconoscibili dall’orecchio … fenomeni mentali riconoscibili dalla mente che sono desiderabili, amabili, gradevoli, piacevoli, sensualmente allettanti, seducenti. Se un monaco non cerca piacere in essi … … il Maligno non può fare di lui ciò che vuole.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di © Bhikkhu Bodhi, The Connected Discourses of the Buddha (Wisdom Publications, 2000). Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoSamyutta Nikaya