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SN 22.54: Bija Sutta – I sistemi di procreazione

A Savatthi. Lì il Benedetto si rivolse ai monaci: “Monaci.”
“Sì, signore.” – risposero i monaci.
Il Benedetto disse: “Monaci, ci sono questi cinque sistemi di procreazione. Quali cinque? La procreazione della radice, la procreazione dello stelo, la procreazione dell’innesto, la procreazione della potatura e, quinta, la procreazione del seme. Ora se questi cinque sistemi di procreazione non fossero rovinati, distrutti o danneggiati dal vento e dal sole, maturi e ben seminati, ma non ci fossero né terra né acqua, crescerebbero e si svilupperebbero?”
“No, signore.”
“E se questi cinque sistemi di procreazione non fossero rovinati, distrutti o danneggiati dal vento e dal sole, acerbi e mal seminati, ma ci fossero terra ed acqua, crescerebbero e si svilupperebbero?”
“No, signore.”
“E se questi cinque sistemi di procreazione non fossero rovinati, distrutti o danneggiati dal vento e dal sole, maturi e ben seminati, e ci fossero terra ed acqua, crescerebbero e si moltiplicherebbero?”
“Sì, signore.”
“Come l’elemento-terra, monaci, si deve penetrare le quattro stabilità della coscienza. Come l’elemento-acqua si deve penetrare il piacere e il bramoso desiderio. Come i cinque sistemi di procreazione si deve penetrare la coscienza con il suo nutrimento.
La coscienza, quando si stabilisce, rimane attaccata alla forma (fisica), ed è sostenuta dalla forma (cioè la forma è l’oggetto della coscienza. Lo stesso per la sensazione, percezione e formazioni mentali.), salda nella forma, bagnata dal piacere, così si sviluppa e cresce.
La coscienza, quando si stabilisce, rimane attaccata alla sensazione, ed è sostenuta dalla sensazione, salda nella sensazione, bagnata dal piacere, così si sviluppa e cresce.
La coscienza, quando si stabilisce, rimane attaccata alla percezione, ed è sostenuta dalla percezione, salda nella percezione, bagnata dal piacere, così si sviluppa e cresce.
La coscienza, quando si stabilisce, rimane attaccata alle formazioni mentali, ed è sostenuta dalle formazioni mentali, salda nelle formazioni mentali, bagnata dal piacere, così si sviluppa e cresce.
Si potrebbe dire: ‘Descriverò un venire, un andare, uno scomparire, un sorgere, una crescita, uno sviluppo, o una procreazione della coscienza oltre la forma, oltre la sensazione, oltre la percezione, oltre le formazioni mentali.’ – ma ciò è impossibile.
Se un monaco abbandona il bramoso desiderio per l’elemento-forma….
Se un monaco abbandona il bramoso desiderio per l’elemento-sensazione….
Se un monaco abbandona il bramoso desiderio per l’elemento-percezione….
Se un monaco abbandona il bramoso desiderio per l’elemento-formazioni mentali….
Se un monaco abbandona il bramoso desiderio per l’elemento-coscienza, allora a causa del distacco del desiderio, il supporto è reciso, e non vi è base per la coscienza. La coscienza, così non stabilita, non sviluppata, non nutrita, viene liberata. Così liberata, è calma. Essendo calma, è serena. Essendo serena, non si agita. Non agitata, il monaco viene completamente liberato da essa. Egli sa: ‘La nascita è distrutta, la vita santa vissuta, lo scopo raggiunto. Non rimane altro da compiere in questo mondo.’”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Thanissaro Bhikkhu. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoSamyutta Nikaya