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SN 22.101: Vāsijaṭa Sutta – Il manico dell’ascia (o la nave)

A Savatthi. “Monaci, io dico che la distruzione degli influssi impuri è per chi conosce e vede, non per chi non conosce e non vede. Per chi conosce cosa, chi vede cosa ottiene la distruzione degli influssi impuri? ‘Tale è la forma, tale la sua origine, tale la sua cessazione; tale è la sensazione … tale è la percezione … tali sono le formazioni mentali … tale è la coscienza, tale la sua origine, tale la sua cessazione.’ Per chi conosce questo, per chi vede questo ottiene la distruzione degli influssi impuri.

Monaci, quando un monaco non dimora con fede durante la meditazione, anche se sorge un desiderio come questo: ‘Oh, che la mia mente possa essere distaccata e liberata dagli influssi impuri!’, tuttavia la sua mente non è liberata. Per quale ragione? Perché non è saldo nella meditazione. A cosa? Ai quattro fondamenti della presenza mentale … ai quattro retti sforzi … alle quattro basi per i poteri psichici … alle cinque facoltà … ai cinque poteri … ai sette fattori di illuminazione … al Nobile Ottuplice Sentiero.

Immaginate, monaci, una gallina che non avesse covato, scaldato e nutrito rettamente le sue otto, dieci o dodici uova. Anche se sorge un desiderio come questo: ‘Oh, che i miei pulcini possano perforare i loro gusci con gli artigli e col becco e schiudersi in sicurezza!’ Tuttavia i pulcini sono incapaci di perforare i loro gusci con gli artigli e con il becco e schiudersi in sicurezza. Per quale ragione? Perché quella gallina non ha covato, scaldato e nutrito rettamente le sue otto, dieci o dodici uova.

Allo stesso modo, quando un monaco non dimora con fede nella meditazione, anche se sorge un desiderio come questo: ‘Oh, che la mia mente possa essere distaccata e liberata dagli influssi impuri!’, tuttavia la sua mente non è liberata. …

Monaci, quando un monaco non dimora con fede durante la meditazione, anche se sorge un desiderio come questo: ‘Oh, che la mia mente possa essere distaccata e liberata dagli influssi impuri! ’,… al Nobile Ottuplice Sentiero.

Immaginate, monaci, una gallina che avesse covato, scaldato e nutrito rettamente le sue otto, dieci o dodici uova. Anche se sorge un desiderio come questo: ‘Oh, che i miei pulcini possano perforare i loro gusci con gli artigli e col becco e schiudersi in sicurezza!’ Tuttavia i pulcini sono capaci di perforare i loro gusci con gli artigli e con il becco e schiudersi in sicurezza. Per quale ragione? Perché quella gallina ha covato, scaldato e nutrito rettamente le sue otto, dieci o dodici uova.

Allo stesso modo, quando un monaco dimora con fede nella meditazione, anche se sorge un desiderio come questo: ‘Oh, che la mia mente possa essere distaccata e liberata dagli influssi impuri …

Quando, monaci, un falegname o un suo apprendista osserva il manico della sua ascia, vede le impronte delle sue dita e del suo pollice, ma non sa: ‘Questo manico dell’ascia si è così consumato oggi, così ieri, così tempo fa.’ ma se ne accorge soltanto quando ormai è distrutto.

Allo stesso modo, monaci, quando un monaco dimora con fede durante la meditazione, non possiede questa conoscenza: ‘Questi miei influssi impuri si sono così consumati oggi, così ieri, così tempo fa.’, ma se ne accorge soltanto quando sono stati distrutti.

Immaginate, monaci, una nave con il sartiame consumato dall’acqua per sei mesi. Durante l’inverno venisse posta sulla terraferma e il suo sartiame venisse ulteriormente consumato dal vento, dal sole e dalle intemperie.
Allo stesso modo, monaci, quando un monaco dimora con fede durante la meditazione, le sue catene facilmente collasseranno e marciranno.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di © Bhikkhu Bodhi, The Connected Discourses of the Buddha (Wisdom Publications, 2000).
Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoSamyutta Nikaya