Una volta il Benedetto soggiornava presso Rajagaha, nel Boschetto di Bambù, al santuario degli scoiattoli. In quel tempo un monaco di nome Thera viveva da solo e celebrava le virtù del vivere da solo. Da solo entrava nel villaggio per le elemosine, da solo ritornava, da solo sedeva riservato [in meditazione], da solo faceva la meditazione camminata.
Poi un gran numero di monaci andarono dal Benedetto e, appena giunti, lo salutarono con riverenza, e si sedettero accanto. Appena seduti l’informarono: “Signore, c’è un monaco di nome Thera che vive da solo e celebra le virtù del vivere da solo.”
Poi il Benedetto disse ad un monaco: “Vieni, monaco. A mio nome, chiama il monaco Thera, dicendo: ‘ Il Maestro ti chiama, mio amico.’ “
“Come desidera, signore”, il monaco rispose, e andò dal Ven. Thera e gli disse, ” Il Maestro ti chiama, mio amico.”
“Come vuoi, mio amico”, il Ven. Thera rispose. Poi andò dal Benedetto ed, ivi giunto, lo salutò riverentemente e si sedette accanto. Allora il Benedetto gli chiese:
“ E’ vero che vivi da solo e celebri le virtù del vivere da solo? “
“Sì, signore.”
“Ma in che modo vivi da solo e celebri le virtù del vivere da solo? “
“Signore, da solo entro nel villaggio per le elemosine, da solo ritorno, da solo siedo riservato [in meditazione], da solo faccio meditazione camminata. Così vivo da solo e celebro le virtù del vivere da solo.”
“Ci sono vari modi di vivere da solo, Thera. Non dico che non ci siano. Allora, ascolta bene come il tuo vivere da solo deve essere perfezionato e presta attenzione. Io parlerò.”
“Come vuole, signore”, il Ven. Thera rispose.
Il Benedetto disse: “Quando ogni cosa passata è abbandonata, ogni cosa futura è abbandonata, e ogni brama e desiderio nel presente è vinta, in questo modo il vivere da solo è perfezionato.”
Così disse il Benedetto. Poi aggiunse:
“Colui che ha conquistato,
tutta la conoscenza, saggio;
riguardo a tutte le cose,
senza attaccamento;
colui che ha tutto abbandonato,
libero dalla brama:
io lo chiamo
un uomo che vive
da solo.”
Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Thanissaro Bhikkhu. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Samyutta Nikaya