Presso Rājagaha, nel Boschetto di Bambù. Trenta monaci provenienti da Pava si recarono dal Buddha. Tutti vivevano in solitudine, si cibavano di elemosine, indossavano una sola veste delle tre possedute; tuttavia erano ancora colmi di legami. Dopo aver salutato il Buddha con rispetto si sedettero a lato. Quindi il Buddha pensò: “Questi trenta monaci provenienti da Pava vivono in solitudine, si cibano di elemosine, indossano una sola veste delle tre possedute; tuttavia sono ancora colmi di legami. Se insegnassi loro il Dhamma in modo che le loro menti siano liberate dagli influssi impuri e dall’attaccamento mentre sono qui seduti?”
Quindi il Buddha disse ai monaci: “Monaci!”
“Venerabile signore.” – risposero. Il Buddha così disse: “Monaci, da un inconoscibile inizio deriva la trasmigrazione. Il punto di inizio non è evidente, in quanto esseri sono impediti dall’ignoranza ed incatenati dalla brama. Cosa ne pensate? Cosa è di più: il sangue da voi versato, errando e trasmigrando per un lunghissimo tempo, o l’acqua nei quattro oceani?”
“Come il Buddha ci ha insegnato, il sangue da noi versato, errando e trasmigrando per un lunghissimo tempo, è di più dell’acqua nei quattro oceani.”
“Bene, monaci! Avete compreso il mio insegnamento. Il sangue da voi versato, errando e trasmigrando per un lunghissimo tempo, è di più dell’acqua nei quattro oceani. In tempi remoti siete stati bufali …montoni … capre … cervi …polli … maiali … siete stati banditi, razziatori di villaggi, ladri o adulteri. Il sangue da voi versato è di più dell’acqua dei quattro oceani. Perché? Da un inconoscibile inizio deriva la trasmigrazione … abbastanza per disingannarvi da ogni realtà composta, abbastanza per eliminare ogni attaccamento e desiderio, abbastanza per liberarvi da ogni condizione.”
Così disse il Buddha. I monaci furono soddisfatti e felici delle parole dette dal Buddha. E durante l’esposizione di questo discorso le menti dei trenta monaci di Pava furono liberate dagli influssi impuri e dall’attaccamento.
Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Samyutta Nikaya