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SN 13.2: Pokkharani Sutta – Il lago

A Savatthi. “Supponete, monaci che ci fosse un lago di cinquanta leghe largo, cinquanta leghe lungo e cinquanta leghe profondo, colmo d’acqua fino ai bordi in modo che un corvo potrebbe bere facilmente, ed un uomo potesse attingere dell’acqua con un filo d’erba. Cosa pensate? Cosa sarebbe più grande: l’acqua presa con un filo d’erba o l’acqua nel lago? “
“L’acqua nel lago sarebbe più grande, signore. L’acqua presa con un filo d’erba sarebbe quasi niente. Non sarebbe un centesimo, un millesimo, un centomillesimo – l’acqua presa con un filo d’erba – paragonata all’acqua nel lago.”

“Allo stesso modo, monaci, per un discepolo dei nobili, compiuto nella retta visione, ‘entrato nella corrente’, la sofferenza e il dolore sono totalmente distrutti. Ciò che resta del tempo durante sette rinascite non è praticamente niente: non è un centesimo, un millesimo, un centomillesimo, quando lo si paragona con la precedente massa di sofferenza. È là la grandezza del beneficio di seguire e praticare il Dhamma, monaci. È là la grandezza del beneficio di ottenere l’occhio del Dhamma.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Thanissaro Bhikkhu. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

Testo: Samyutta Nikaya