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SN 12.43: Dukkha Sutta – Sofferenza

A Savatthi. “Monaci, vi insegnerò l’origine e la cessazione della sofferenza. Ascoltatemi attentamente, vado a parlare.”

“Sì, venerabile signore.”- risposero i monaci. Il Beato così disse:

“Qual è, monaci, l’origine della sofferenza? In dipendenza dell’occhio e delle forme sorge la coscienza visiva. L’incontro dei tre è il contatto. Con il contatto come condizione, sorge la sensazione; con la sensazione come condizione, la brama. Questa è l’origine della sofferenza.

In dipendenza dell’orecchio e dei suoni … In dipendenza del naso e degli odori … In dipendenza della lingua e dei sapori … In dipendenza del corpo e degli oggetti tangibili … In dipendenza della mente e dei fenomeni mentali sorge la coscienza mentale. L’incontro dei tre è il contatto. Con il contatto come condizione, sorge la sensazione; con la sensazione come condizione, la brama. Tale è l’origine della sofferenza.

E qual è, monaci, la cessazione della sofferenza? In dipendenza dell’occhio e delle forme sorge la coscienza visiva. L’incontro dei tre è il contatto. Con il contatto come condizione, sorge la sensazione; con la sensazione come condizione, la brama. Ma con la dissoluzione e la cessazione di quella brama vi è la cessazione dell’attaccamento; con la cessazione dell’attaccamento, la cessazione dell’esistenza; con la cessazione dell’esistenza, la cessazione della nascita; con la cessazione della nascita cessano vecchiaia-e-morte, dolore, pena, lamento, dispiacere e tormento. Tale è la cessazione di questa intera massa di sofferenza. Tale è la dissoluzione della sofferenza.

In dipendenza dell’orecchio e dei suoni … In dipendenza della mente e dei fenomeni mentali sorge la coscienza mentale. L’incontro dei tre è il contatto. Con il contatto come condizione … Ma con la dissoluzione … Tale è la cessazione di questa intera massa di sofferenza. Tale è la dissoluzione della sofferenza.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Bodhi, The Connected Discourses of the Buddha (Wisdom Publications, 2000). Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

Testo: Samyutta Nikaya