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Sk 69: Nīcāsana – Scanno basso

Storia
Un tempo il Buddha soggiornava a Sāvatthī nel boschetto di Jeta, nel monastero di Anāthapiṇḍika. In quel periodo alcuni monaci sedevano su bassi scanni mentre davano insegnamenti a persone sedute su alti scanni.
I monaci si lamentarono e li criticarono: “Come possono quei monaci sedersi su bassi scanni mentre danno insegnamenti a persone sedute su alti scanni?” … “È vero, monaci, che fate così?”
“È vero, signore.”
Il Buddha li rimproverò… “Stolti, come potete fare questo? Questo influirà sulla fede della gente…”. Dopo averli rimproverati… diede un insegnamento e si rivolse ai monaci:

Jataka
“C’era una volta a Bārāṇasī, monaci, un uomo di casta inferiore la cui moglie rimase incinta. Lei gli disse: “Sono incinta. Ho voglia di mango.”
“Ma non ci sono manghi. È la stagione sbagliata.”
“Se non ne prendo, morirò.”
A quel tempo il re aveva un albero di mango che dava sempre frutti. Allora quell’uomo di casta inferiore raggiunse l’albero di mango, vi si arrampicò e si nascose. Proprio in quel momento il re e il suo consigliere brahmano si fermarono sotto a quello stesso albero di mango. Lì il re si sedette su un alto scanno mentre imparava i Veda. L’uomo di casta inferiore pensò: “Quanto è sciocco questo re, che siede su un alto scanno mentre impara i Veda. E anche il brahmano sbaglia a sedersi su un basso scanno mentre insegna i Veda a chi è seduto su un alto scanno. E anch’io sono in errore, perché rubo i manghi al re per colpa di una donna. È tutto così squallido!” E cadde dall’albero proprio lì.
L’uomo di bassa casta disse:

‘Nessuno dei due comprende ciò che è buono,
Né vede la Verità:
Né colui che insegna i Veda,
né chi impara in modo improprio.”

Il brahmano rispose:
‘Ho mangiato il riso migliore,
con un curry di pura carne:
perciò non sto praticando il Dhamma,
Il Dhamma lodato dai Nobili.”

L’uomo di casta inferiore rispose a sua volta:

‘Una maledizione è ottenere la ricchezza,
e lo stesso vale per la fama, brahmano;
Queste cose si verificano con una rinascita inferiore,
o con un comportamento sbagliato.

Intraprendi la vita ascetica, sommo brahmano,
Altri esseri faranno ciò che fai;
Non andare contro il Dhamma,
perché ti romperai come un vaso.’

Anche a quel tempo, monaci, ero contrariato da chi insegnava i Veda seduto su un basso scanno a chi era seduto su un alto scanno. Come potrebbe quindi non dispiacere ora? Questo influenzerà la fede della gente…” … “E, monaci, questa regola di pratica dovrebbe essere così enunciata:

Regola finale
“‘Non darò un insegnamento mentre sono seduto su un basso scanno a chi è seduto su un alto scanno e non è malato.’, così dovete esercitarvi.”
Non bisogna dare un insegnamento mentre si è seduti su un basso scanno a chi è seduto su un alto scanno e non è malato. Se un monaco, per mancanza di rispetto, dà un insegnamento mentre è seduto su un basso scanno a chi è seduto su un alto scanno e non è malato, commette una colpa di cattiva condotta.

Nessuna colpa
Non c’è colpa: se non è intenzionale; se non è consapevole; se non lo sa; se è malato; se c’è un’emergenza; se è pazzo; se è la prima colpa.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Brahmali, A translation of the Pali Vinaya Piṭaka into English.
Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoSekhiya