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Sk 45: Kabaḷāvacchedaka – Spezzettare i bocconi

Storia
Un tempo il Buddha soggiornava a Sāvatthī nel boschetto di Jeta, nel monastero di Anāthapiṇḍika. In quel periodo alcuni monaci mangiavano spezzettando i bocconi. …

Regola finale
“‘Non mangerò bocconi a piccoli pezzi.’, così dovete esercitarvi.” (Significa rompere ripetutamente in tanti pezzi un boccone. La parola avacchedaka viene tradotta con “aver rotto.” Questo, a quanto pare, può riferirsi solo alla rottura in pezzi, non al morso. )
Non bisogna mangiare spezzettando i bocconi. Se un monaco, per mancanza di rispetto, mangia spezzettando i bocconi, commette una colpa di cattiva condotta.

Nessuna colpa
Non c’è colpa: se non è intenzionale; se non è consapevole; se non lo sa; se è malato; se è un cibo fresco; se c’è un’emergenza; se è pazzo; se è il primo colpevole.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Brahmali, A translation of the Pali Vinaya Piṭaka into English.
Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoSekhiya