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Pv 4.16: Saṭṭhikūṭasahassa Sutta – Colpito da sessantamila martelli

Moggallana Bhante:
Perché sembri un pazzo? Perché corri come un animale spaventato? Devi aver compiuto molte azioni malvagie in passato. Perché fai quel rumore stridente?

Spettro:
Bhante, sono uno spettro. A causa delle mie azioni malvagie, sto soffrendo molto. Da tutte le direzioni volano verso di me sessantamila martelli che mi spaccano la testa.

Moggallana Bhante:
Che tipo di azione malvagia hai compiuto con il corpo, la parola e la mente per far sì che sessantamila martelli volino verso di te da tutte le direzioni e ti spacchino la testa?

Spettro:
Quando ero nel mondo umano, ho visto un Buddha Pacceka di nome Sunetta. Quel Buddha senza paura stava meditando sotto un albero. Lo colpii con un pugno e gli spaccai la testa. È a causa di quell’azione che devo soffrire in questo modo. Da tutte le direzioni, sessantamila martelli volano verso di me e mi spaccano la testa.

Moggallana Bhante:
Ti meriti che sessantamila martelli volino verso di te da tutte le direzioni e ti spacchino la testa. Malvagio, questo accade in base alle tue azioni malvagie.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli del Ven. Kiribathgoda Gnanananda Thera.
Stories of Ghosts from the Petavatthu © 2018 Mahamegha Publications. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoPetavatthu