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Pc 9: Duṭṭhullārocana – Rivelare una grave colpa

Storia
Un tempo, quando il Buddha soggiornava a Sāvatthī nel monastero di Anāthapiṇḍika, il venerabile Upananda il Sakya stava litigando con alcuni monaci.
Commise quindi la colpa di emettere intenzionalmente dello sperma. Chiese al Sangha la libertà vigilata per quella colpa, che ottenne. Proprio in quel momento una comunità di Sāvatthī stava offrendo un pasto al Sangha. Poiché Upananda era in libertà vigilata, si sedette all’ultimo posto della sala da pranzo. Quei monaci dissero allora ai seguaci laici: “Questo venerabile Upananda, stimato e che frequenta le vostre famiglie, mangia il cibo donato in fede con la stessa mano che usa per masturbarsi. Dopo aver commesso una colpa di emissione intenzionale di sperma, ha chiesto al Sangha la libertà vigilata per quella colpa, che ha ricevuto. E poiché è in libertà vigilata, ora siede sull’ultimo posto.”
Gli altri monaci si lamentarono e li criticarono: “Come possono quei monaci dire a una persona non pienamente ordinata della grave colpa di un monaco?” … “È vero, monaci, che avete fatto questo?”
“È vero, signore.”
Il Buddha li rimproverò… “Stolti, come avete potuto fare questo? Questo influenzerà la fede della gente…” … “E così, monaci, questa regola di pratica dovrebbe essere così recitata:

Giudizio finale
“Se un monaco rivela a una persona non pienamente ordinata una grave colpa di un monaco, a meno che i monaci non siano d’accordo, commette una colpa che comporta la confessione.”

Definizioni
A:
chiunque …
Monaco:
… Il monaco che ha ricevuto l’ordinazione completa da un Sangha unanime attraverso una procedura legale che consiste in una mozione e tre avvisi, che è irreversibile e adatta a rimanere – questo tipo di monaco è inteso in questo caso.
Di un monaco:
di un altro monaco.
Una colpa grave:
le quattro colpe che comportano l’espulsione e le tredici che comportano la sospensione.
Una persona che non è pienamente ordinata:
chiunque non sia un monaco o una monaca pienamente ordinati.
Rivela:
rivela a una donna o a un uomo, a un laico o a un monaco.
A meno che i monaci non siano d’accordo:
a meno che i monaci non siano d’accordo.

Permutazioni
Permutazioni parte 1
Riassunto

I monaci sono d’accordo nel limitare le colpe, ma non le famiglie. I monaci sono d’accordo nel limitare le famiglie, ma non le colpe. I monaci sono d’accordo nel limitare le colpe e le famiglie. I monaci non sono d’accordo né nel limitare le colpe né le famiglie.

Definizioni
Limitare le colpe:
le colpe sono specificate: “Si può parlare di queste particolari colpe.”
Limitare le famiglie:
le famiglie sono specificate: “Si possono parlare di queste particolari famiglie.”
Limitare le colpe e le famiglie:
si specificano sia le colpe che le famiglie: “Si possono rivelare queste particolari colpe e queste particolari famiglie”.
Senza limitare le colpe e le famiglie:
né le colpe né le famiglie sono specificate in questo modo.

Esposizione
Quando c’è un limite alle colpe, se rivela altre colpe oltre a quelle specificate, commette una colpa che comporta la confessione.
Quando c’è un limite alle famiglie, se rivela di altre famiglie oltre a quelle specificate, commette una colpa che comporta la confessione.
Quando c’è un limite sia alle colpe che alle famiglie, se rivela altre colpe oltre a quelle indicate o rivela di altre famiglie oltre a quelle indicate, commette una colpa che comporta la confessione.
Quando non c’è limite né alle colpe né alle famiglie, non c’è colpa.

Permutazioni parte 2
Se la colpa è grave, e la percepisce come tale, e la rivela a una persona che non è pienamente ordinata, allora, a meno che i monaci non siano d’accordo, commette una colpa che comporta la confessione.
Se la colpa è grave, ma non ne è sicuro, e la rivela a una persona non pienamente ordinata, allora, a meno che i monaci non siano d’accordo, commette una colpa che comporta la confessione.
Se la colpa è grave, ma la percepisce come minore, e la rivela a una persona non pienamente ordinata, allora, a meno che i monaci non siano d’accordo, commette una colpa che comporta la confessione.
Se rivela una colpa minore, commette una colpa di cattiva condotta.
Se rivela la cattiva condotta di una persona non pienamente ordinata, sia essa grave o minore, commette una colpa di cattiva condotta.
Se la colpa è minore, ma la percepisce come grave, commette una colpa di cattiva condotta.
Se la colpa è minore, ma non ne è sicuro, commette una colpa di cattiva condotta.
Se la colpa è minore e la percepisce come tale, commette una colpa di cattiva condotta.

Nessuna colpa
Non c’è colpa: se rivela l’azione che è stata alla base della colpa, ma non il tipo di colpa; se rivela il tipo di colpa, ma non l’azione che è stata alla base della colpa; se i monaci sono d’accordo; se è pazzo; se è la prima colpa.
La regola di pratica sul dire ciò che è grave, la nona, è terminata.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Brahmali. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

Testo: Pācittiya