… a Sāvatthī nel boschetto di Jeta nel monastero di Anāthapiṇḍika. A quel tempo alcuni monaci aprirono consapevolmente a un ulteriore atto (formale) una questione legale risolta secondo le regole, dicendo: “L’atto (formale) non è stato eseguito, l’atto (formale) è stato eseguito male, l’atto (formale) dovrebbe essere eseguito di nuovo, non è stato risolto, è stato risolto male, dovrebbe essere risolto di nuovo.”
Gli altri monaci … li criticarono, dicendo: “Come possono quei monaci aprire consapevolmente… ‘dovrebbe essere sistemato di nuovo’?” …
“È vero, come è stato detto, che voi, monaci, avete consapevolmente aperto… ‘… dovrebbe essere sistemato di nuovo’?”
“È vero, signore.”
L’illuminato, il signore, li rimproverò dicendo: “Come potete voi, stolti, aprire consapevolmente… ‘dovrebbe essere sistemato di nuovo’?” Non è, stolti, per soddisfare coloro che non sono (ancora) soddisfatti… E così, monaci, questa regola di pratica dovrebbe essere così enunciata:
“Qualunque monaco apra consapevolmente a un ulteriore atto (formale) una questione legale risolta secondo le regole, c’è una colpa da espiare.”
Sa significa: o lo sa da solo, o glielo dicono gli altri, o glielo dice (qualcuno).
Secondo la regola significa: eseguito secondo la regola, secondo la disciplina, secondo gli insegnamenti del maestro, questo significa secondo la regola.
Questione legale significa: ci sono quattro (tipi di) questioni legali: questioni legali che derivano da controversie, questioni legali che derivano da censure, questioni legali che derivano da trasgressioni, questioni legali che derivano da obblighi.
Aprire a un ulteriore atto (formale) significa: se lo apre pensando: “L’atto (formale) non è stato eseguito, l’atto (formale) è stato eseguito male, l’atto (formale) dovrebbe essere eseguito di nuovo, non è stato regolato, è stato regolato male, dovrebbe essere regolato di nuovo”, c’è una colpa da espiare.
Se pensa che sia un atto legalmente valido quando invece lo è, (e) lo apre, c’è una colpa da espiare. Se dubita che si tratti di un atto legalmente valido (e lo apre), c’è una colpa da espiare. Se pensa che non sia un atto legalmente valido quando invece è un atto legalmente valido, non c’è colpa. Se pensa che sia un atto legalmente valido quando non lo è, c’è una colpa di cattiva condotta. Se ha il dubbio che non sia un atto legalmente valido, c’è una colpa di cattiva condotta. Se pensa che non sia un atto legalmente valido quando non lo è, non c’è colpa.
Non c’è colpa se lo apre consapevolmente, pensando: “L’atto (formale) è stato compiuto secondo ciò che non è la regola, o da una congregazione incompleta, o contro qualcuno che non è adatto a un atto (formale)”; se è pazzo, se è la prima colpa.
Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di I.B. Horner, The Book of the Discipline.
Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Pācittiya