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Pc 57: Nahāna – Il bagno

… a Rājagaha nel boschetto di bambù, nella riserva degli scoiattoli. A quel tempo i monaci erano soliti fare il bagno nel Tapodā. A quel tempo il re Seniya Bimbisāra del Magadha, pensando: “Mi laverò la testa”, dopo essersi recato al Tapodā, li attendeva a una distanza rispettosa, pensando: “(Aspetterò) finché i venerabili finiranno il bagno.” I monaci fecero il bagno fino a notte fonda. Allora il re Seniya Bimbisāra di Magadha, che si era lavato la testa nel momento sbagliato, rimase fuori dalle mura della città, poi, al mattino presto si avvicinò al signore, unto, profumato; dopo essersi avvicinato, dopo aver salutato il signore, si sedette a una distanza rispettosa. Lì seduto a una distanza rispettosa, il signore parlò così al re Seniya Bimbisāra di Magadha:
“Perché, sire, venite al mattino presto, unto e profumato?”
Allora il re Seniya Bimbisāra del Magadha raccontò la vicenda al signore. Allora il signore stimolò… deliziò il re Seniya Bimbisāra del Magadha con discorsi sul Dhamma. Poi il re Seniya Bimbisāra del Magadha, dopo essere stato stimolato… deliziato dal signore con discorsi sul Dhamma, si alzò dal suo posto, salutò il signore con profondo rispetto e partì. Allora il signore, in questa occasione, dopo aver fatto riunire il Sangha, interrogò i monaci dicendo: “È vero, come si dice, che i monaci, pur avendo visto il re, senza moderazione, continuavano a fare il bagno?”
“È vero, signore.”
L’illuminato, il signore, li rimproverò dicendo: “Come possono, monaci, questi stolti, pur avendo visto il re, senza moderazione, continuare a fare il bagno? Non serve, monaci, a soddisfare coloro che non sono (ancora) soddisfatti… E così, monaci, si dovrebbe stabilire questa regola di pratica:
“Qualunque monaco faccia il bagno (a intervalli di) durata inferiore a quindici giorni c’è una colpa da espiare.”
E così il Signore stabilì questa regola di pratica per i monaci.

A quel tempo i monaci, essendo coscienziosi, non facevano il bagno quando faceva caldo, quando avevano la febbre; si sdraiavano con le membra coperte di sudore; le vesti e le dimore rimanevano sporche. Raccontarono la questione al signore. Egli disse: “Vi permetto, monaci, nella stagione calda e in quella delle febbri, di fare il bagno (a intervalli) inferiori a quindici giorni.” E così, monaci, si dovrebbe stabilire questa regola di pratica:
“Qualunque monaco faccia il bagno (a intervalli di) durata inferiore a quindici giorni, se non al momento giusto, c’è una colpa da espiare. Questo è il momento giusto: pensare, “rimane un mese e mezzo di estate”, (e) “il primo mese della stagione delle piogge” – questi sono i due mesi e mezzo in cui c’è caldo, in cui c’è febbre. In questo caso è il momento giusto.” E così il Signore stabilì questa regola di pratica per i monaci.

In quel periodo alcuni monaci si ammalarono. I monaci, chiedendo informazioni sui malati, parlavano così ai monaci malati: “Speriamo che questi venerabili stiano meglio, speriamo che stiano migliorando.”
In passato, venerabili, eravamo soliti fare il bagno (a intervalli di) durata inferiore a quindici giorni; in questo modo ci veniva dato un po’ di conforto. Ma ora il Signore ce l’ha proibito e, essendo coscienziosi, non facciamo il bagno; così non abbiamo più alcun conforto.”
Raccontarono la questione al Signore. Egli disse: “Vi permetto, monaci, quando un monaco è malato, di fare il bagno (a intervalli di) durata inferiore a quindici giorni.” E così, monaci, si dovrebbe stabilire questa regola di pratica:
“Qualunque monaco faccia il bagno (a intervalli) inferiori a quindici giorni, se non al momento giusto, c’è una colpa da espiare.” Questo è il momento giusto … quando c’è la febbre, in un periodo di malattia. In questo caso si tratta di un momento giusto.”
E così il Signore stabilì questa regola di pratica per i monaci.

A quel tempo i monaci che facevano dei lavori, essendo coscienziosi, non si lavavano; si sdraiavano con le membra coperte di sudore; le vesti e le dimore rimanevano sporche. Raccontarono la questione al signore. Egli disse: “Vi permetto, monaci, in un periodo di lavoro, di fare il bagno (a intervalli) inferiori a quindici giorni.” E così, monaci, si dovrebbe stabilire questa regola di pratica:
“Qualunque monaco faccia il bagno (a intervalli) inferiori a quindici giorni, se non al momento giusto, c’è una colpa da espiare… .”
E così il Signore stabilì questa regola di pratica per i monaci.

A quel tempo i monaci, partiti per un viaggio, essendo coscienziosi, non si lavavano; si sdraiavano con le membra coperte di sudore… Raccontarono la questione al signore. Egli disse: “Vi permetto, monaci, di fare il bagno (in occasione di un viaggio) a intervalli inferiori a quindici giorni.” E così, monaci, si dovrebbe stabilire questa regola di pratica:
“Qualunque monaco faccia il bagno (a intervalli) inferiori a quindici giorni, se non al momento giusto, c’è una colpa da espiare.” Questo è il momento giusto in questo caso: … .”
E così il Signore stabilì questa regola di pratica per i monaci.

In quel periodo alcuni monaci, che si stavano preparando la veste all’aria aperta, furono assaliti da un vento polveroso e da una leggera pioggia. I monaci, essendo coscienziosi, non fecero il bagno; si sdraiarono con le membra umide; le vesti e le dimore rimasero sporche. Raccontarono la questione al signore. Egli disse: “Vi permetto, monaci, in un periodo di vento e di pioggia, di fare il bagno (a intervalli di) durata inferiore a quindici giorni.” E così, monaci, si dovrebbe stabilire questa regola di pratica:
“Qualunque monaco faccia il bagno (a intervalli) inferiori a quindici giorni, se non al momento giusto, c’è una colpa da espiare. In questo caso, questo è il momento giusto: pensare che “rimane un mese e mezzo d’estate” (e) “il primo mese della stagione delle piogge” – questi sono i due mesi e mezzo in cui c’è caldo, in cui c’è febbre; in un periodo di malattia, in un periodo di lavoro, in un periodo di viaggio, in un periodo di vento e pioggia. Questo è il momento giusto in questo caso.”

Inferiore a quindici giorni: meno di metà mese.
Dovrebbe fare il bagno significa: se si fa il bagno con il chunam o con l’argilla, in ogni azione c’è una colpa di cattiva condotta; quando il bagno è completato c’è una colpa da espiare.
Tranne che al momento giusto significa: mettere da parte il momento giusto.
Tempo caldo significa: rimane un mese e mezzo d’estate. Tempo di febbre significa: il primo mese della stagione delle piogge. Pensando: “Questi sono i due mesi e mezzo in cui c’è il caldo, in cui c’è la febbre”, si può fare il bagno.
Tempo di malattia significa: se non c’è conforto per uno senza fare il bagno; pensando: “è un periodo di malattia”, si può fare il bagno.
Tempo di lavoro significa: anche una dimora deve essere pulita; pensando: “è un periodo di lavoro”, si può fare il bagno.
Tempo di viaggio significa: dicendo “andremo a metà yojana”, si può fare il bagno; si può fare il bagno quando si va, si può fare il bagno quando si parte.
Tempo di vento e di pioggia significa: se i monaci sono investiti da un vento polveroso, se due o tre gocce di pioggia cadono sul corpo, pensando che “è un periodo di vento e di pioggia”, si può fare il bagno.

Se pensa che sia inferiore quando è inferiore a quindici giorni, (e) si lava, se non al momento giusto, c’è una colpa da espiare. Se è in dubbio se è inferiore di quindici giorni… Se pensa che sia maggiore quando è inferiore di quindici giorni… una colpa da espiare. Se pensa che sia inferiore quando è maggiore di quindici giorni, c’è una colpa da espiare. Se è in dubbio se è maggiore di quindici giorni, c’è una colpa da espiare. Se pensa che sia maggiore quando è maggiore di quindici giorni, non c’è colpa.

Non c’è colpa se è al momento giusto; se fa il bagno a (intervalli di) quindici giorni; se fa il bagno (a intervalli) maggiori di quindici giorni; se fa il bagno andando sulla riva più lontana; se non si trova in nessun altro luogo se non nelle zone confinanti; se ci sono incidenti; se è pazzo, se è la prima colpa. 

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di I.B. Horner, The Book of the Discipline.
Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

Testo: Pācittiya