.. a Sāvatthī nel boschetto di Jeta nel monastero di Anāthapiṇḍika. In quel momento alcuni monaci spaventarono altri monaci. Questi, spaventati, gridarono. I monaci dissero: “Perché, venerabili, gridate?”
“Venerabili, questi monaci ci hanno spaventato.”
I monaci… li criticarono, dicendo: “Come può un gruppo monaci spaventare un monaco?”. … (vedi Pc: 52) … “… dovrebbe essere così enunciata: “Qualunque monaco spaventi un altro monaco, c’è una colpa da espiare.”
Spaventare significa: se uno che è ordinato, desideroso di spaventare uno che è ordinato, prepara una forma o un suono o un odore o un sapore o un tocco, sia che abbia paura o che non abbia paura, c’è una colpa da espiare. Se indica il territorio dei ladri, o quello delle bestie da preda, o quello dei folletti, sia che abbia paura, sia che non ne abbia, c’è una colpa da espiare.
Se pensa di essere ordinato quando è ordinato (e) lo spaventa, c’è colpa da espiare. Se dubita di essere ordinato… Se pensa di non essere ordinato quando è ordinato (e) lo spaventa, c’è colpa da espiare. Se desidera spaventare uno che non è ordinato (e) prepara una forma… un tocco, sia che abbia paura sia che non abbia paura, c’è colpa da espiare. Se indica il territorio dei ladri… o se non ha paura, c’è colpa di cattiva condotta. Se pensa di essere ordinato quando non lo è, c’è colpa di cattiva condotta. Se è in dubbio se non è ordinato, c’è colpa di cattiva condotta. Se pensa di non essere ordinato quando non lo è, c’è colpa di cattiva condotta.
Non c’è colpa se, non volendo spaventare, prepara una forma o un suono o un odore o un sapore o un tatto, o indica il territorio dei ladri o il territorio delle bestie da preda o il territorio dei folletti; se è pazzo, se è la prima colpa.
Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di I.B. Horner, The Book of the Discipline.
Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Pācittiya