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Pc 46: Cāritta – Visitare le famiglie prima del pasto

Storia
Prima sotto-storia
Un tempo il Buddha soggiornava a Rājagaha nel boschetto di bambù, nella riserva degli scoiattoli. In quel periodo una famiglia che sosteneva il venerabile Upananda il Sakya lo aveva invitato a un pasto e aveva invitato anche altri monaci. Ma poiché Upananda stava visitando altre famiglie prima di quel pasto, gli altri monaci dissero a quella famiglia: “Per favore, date il pasto.”
“Vi prego di aspettare, signori, fino all’arrivo del venerabile Upananda.”
Una seconda volta… Una terza volta quei monaci dissero: “Per favore, date il pasto prima che sia troppo tardi.”
“Ma abbiamo preparato il pasto per il venerabile Upananda. Per favore, aspettate che arrivi.”
Poi, dopo aver visitato quelle famiglie, Upananda arrivò in ritardo e quei monaci non mangiarono quanto avevano previsto. I monaci si lamentarono e criticarono Upananda: “Come può il venerabile Upananda visitare prima altre famiglie quando è invitato a mangiare?”. … “È vero, Upananda, che fai questo?”
“È vero, signore.”
Il Buddha lo rimproverò… “Stolto, come puoi fare questo? Questo influenzerà la fede della gente…” … “E, monaci, questa regola di pratica dovrebbe essere così recitata:

Primo giudizio preliminare
“Se un monaco invitato a un pasto visita le famiglie in anticipo commette una colpa che comporta la confessione.”
In questo modo il Buddha stabilì questa regola di pratica per i monaci.

Seconda sotto-storia
Poco dopo, una famiglia che sosteneva Upananda spedì del cibo fresco al Sangha. Gli ordini erano che il cibo venisse mostrato a Upananda e poi dato al Sangha.
Ma in quell’occasione Upananda era andato al villaggio a chiedere l’elemosina. Quando quelle persone arrivarono al monastero, chiesero di Upananda e fu detto loro dove si trovava. Dissero: “Venerabili, dopo averlo mostrato al venerabile Upananda, questo cibo fresco deve essere dato al Sangha.” I monaci lo dissero al Buddha, che poi diede un insegnamento e si rivolse ai monaci: “Allora, monaci, ricevetelo e mettetelo da parte fino al ritorno di Upananda.”
Quando seppe che il Buddha aveva proibito di visitare le famiglie prima del pasto, Upananda le visitò dopo il pasto. Di conseguenza, tornò tardi al monastero e il cibo dovette essere restituito ai donatori.
I monaci si lamentarono e criticarono Upananda: “Come può il venerabile Upananda visitare le famiglie dopo il pasto?” … “È vero, Upananda, che fai questo?”
“È vero, signore.”
Il Buddha lo rimproverò… “Stolto, come puoi fare questo? Questo influenzerà la fede della gente…” … E così, monaci, questa regola di pratica dovrebbe essere così recitata:

Secondo giudizio preliminare
“Se un monaco invitato a un pasto visita le famiglie prima o dopo, commette una colpa che comporta la confessione.”
In questo modo il Buddha stabilì questa regola di pratica per i monaci.

Terza sotto-storia
Poco dopo arrivò il periodo della donazione delle vesti. Ma per paura di commettere una colpa, i monaci non visitarono le famiglie. Di conseguenza, ricevettero solo una piccola quantità di vesti. Lo dissero al Buddha. …
“Monaci, vi permetto di visitare le famiglie durante il periodo della donazione delle vesti.
Quindi, monaci, questa regola di pratica dovrebbe essere così recitata:

Terzo giudizio preliminare
“Se un monaco invitato a un pasto visita le famiglie prima o dopo, se non in un’occasione appropriata, commette una colpa che comporta la confessione. Questa è l’occasione appropriata: è il periodo della donazione delle vesti.
In questo modo il Buddha stabilì questa regola di pratica per i monaci.

Quarta sotto-storia
Poco dopo i monaci stavano realizzando le vesti e avevano bisogno di ago, filo e forbici. Ma per paura di sbagliare, non andarono a visitare le famiglie. Lo dissero al Buddha. …
“Monaci, vi permetto di visitare le famiglie nel periodo in cui si realizzano le vesti.
Quindi, monaci, questa regola di pratica dovrebbe essere così recitata:

Quarto giudizio preliminare
“Se un monaco invitato a un pasto visita le famiglie prima o dopo, se non in un’occasione appropriata, commette una colpa che comporta la confessione. Queste sono le occasioni appropriate: è il periodo della donazione delle vesti, è il periodo della realizzazione delle vesti.”
In questo modo il Buddha stabilì questa regola di pratica per i monaci.

Quinta sotto-storia
Poco dopo ci furono monaci malati che avevano bisogno di medicine. Ma per paura di sbagliare, i monaci non visitavano le famiglie. Lo dissero al Buddha. …
“Monaci, vi permetto di visitare le famiglie dopo aver avvisato un monaco disponibile.
Quindi, monaci, questa regola di pratica dovrebbe essere così recitata:

Giudizio finale
“Se un monaco invitato a un pasto visita le famiglie prima o dopo senza avvisare un monaco disponibile, se non in un’occasione appropriata, commette una colpa che comporta la confessione. Queste sono le occasioni appropriate: è il periodo della donazione delle vesti; è il periodo della realizzazione delle vesti.”

Definizioni
A:
chiunque …
Monaco:
… Il monaco che ha ricevuto l’ordinazione completa da un Sangha unanime attraverso una procedura legale che consiste in una mozione e tre avvisi, che è irreversibile e adatta a rimanere – questo tipo di monaco è inteso in questo caso.
Invitato:
invitato a mangiare uno dei cinque cibi cotti.
A un pasto:
l’invito include un pasto.
Un monaco disponibile:
è in grado di avvisare.
Nessun monaco disponibile:
non è in grado di avvisare.
Prima:
non ha ancora mangiato il cibo che è stato invitato a mangiare.
Dopo:
anche se ha appena mangiato il cibo che sta sulla punta di un filo d’erba di quello che è stato invitato a mangiare.
Una famiglia:
ci sono quattro tipi di famiglie: la famiglia nobile, la famiglia brahmana, la famiglia di mercanti, la famiglia di lavoratori.
Visita le famiglie:
se entra nelle vicinanze della casa di qualcun altro, commette una colpa di cattiva condotta. Se varca la soglia con il primo piede, commette una colpa di cattiva condotta. Se varca la soglia con il secondo piede, commette una colpa che comporta la confessione.
Tranne che in un’occasione appropriata:
a meno che non sia un’occasione appropriata.
È il periodo della donazione delle vesti:
per chi non ha partecipato alla cerimonia di realizzazione delle vesti, è l’ultimo mese della stagione delle piogge. Per chi ha partecipato alla cerimonia di realizzazione delle vesti, è il periodo di cinque mesi.
È il periodo in cui si preparano le vesti:
quando si fa la veste.

Permutazioni
Se è stato invitato, e si accorge di esserlo, e visita le famiglie prima o dopo senza avvisare un monaco disponibile, se non in un’occasione appropriata, commette una colpa che comporta la confessione.
Se è stato invitato, ma non ne è sicuro, e visita le famiglie prima o dopo senza avvisare un monaco disponibile, se non in un’occasione appropriata, commette una colpa che comporta la confessione.
Se è stato invitato, ma non si rende conto di esserlo, e visita le famiglie prima o dopo senza avvisare un monaco disponibile, se non in un’occasione appropriata, commette una colpa che comporta la confessione.
Se non è stato invitato, ma percepisce di esserlo, commette una colpa di cattiva condotta. Se non è stato invitato, ma non ne è sicuro, commette una colpa di cattiva condotta. Se non è stato invitato e non percepisce di esserlo, non c’è colpa.

Nessuna colpa
Non c’è colpa: se è un’occasione appropriata; se entra dopo aver avvisato un monaco disponibile; se, quando non c’è un monaco disponibile, entra senza avvisare nessuno; se la strada passa davanti alla casa di qualcun altro; se la strada passa nelle vicinanze della casa di qualcun altro; se sta transitando tra i monasteri; se si reca alla dimora delle monache; se si reca alla dimora dei monaci di un’altra disciplina; se torna al monastero; se si reca alla casa dove è stato invitato; se c’è un’emergenza; se è pazzo; se è la prima colpa.
La regola di pratica sulle visite, la sesta, è terminata.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Brahmali. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

Testo: Pācittiya