Storia
Un tempo il Buddha soggiornava a Sāvatthī, nel boschetto di Jeta, nel monastero di Anāthapiṇḍika. A quel tempo il venerabile Belaṭṭhasīsa, precettore del venerabile Ānanda, si trovava in una zona isolata. Dopo aver camminato per chiedere l’elemosina, portava del semplice riso bollito al monastero, dove lo faceva essiccare e lo conservava. Ogni volta che aveva fame, lo inumidiva e lo mangiava. Di conseguenza, si recava al villaggio per l’elemosina solo dopo molto tempo.
I monaci gli chiesero: “Perché vai a fare l’elemosina solo dopo tanto tempo?” Ed egli rispose loro.
“Ma mangi il cibo che hai conservato?”
“Sì.”
I monaci si lamentarono e lo criticarono: “Come può il venerabile Belaṭṭhasīsa mangiare il cibo che ha conservato?” … “È vero, Belaṭṭhasīsa, che fai questo?”
“È vero, signore.”
Il Buddha lo rimproverò… “Belaṭṭhasīsa, come puoi fare questo? Questo influenzerà la fede della gente…” … “E, monaci, questa regola di pratica dovrebbe essere così recitata:
Giudizio finale
“Se un monaco mangia cibo fresco o cotto che ha conservato commette una colpa che comporta la confessione.”
Definizioni
A:
chiunque …
Monaco:
… Il monaco che ha ricevuto l’ordinazione completa da un Sangha unanime attraverso una procedura legale che consiste in una mozione e tre avvisi, che è irreversibile e adatta a rimanere – questo tipo di monaco è inteso in questo caso.
Che ha conservato:
ricevuto oggi e mangiato il giorno seguente.
Cibo fresco:
a parte i cinque cibi cotti, i nutrienti del dopo mezzogiorno, i nutrienti dei sette giorni e i nutrienti vitali, il resto è chiamato “cibo fresco”.
Cibo cotto:
ci sono cinque tipi di cibo cotto: cereali cotti, zuppe, farinacei, pesce e carne.
Se riceve cibo fresco o cotto con l’intenzione di mangiarlo, commette una colpa di cattiva condotta. Per ogni boccone commette una colpa che comporta la confessione.
Permutazioni
Se è stato conservato e percepisce che lo è, e mangia il cibo fresco o cotto, commette una colpa che comporta la confessione.
Se è stato conservato, ma non ne è sicuro, e mangia il cibo fresco o cotto, commette una colpa che comporta la confessione.
Se è stato conservato, ma non lo percepisce, e mangia il cibo fresco o cotto, commette una colpa che comporta la confessione.
Se riceve nutrienti dopo mezzogiorno, nutrienti dei sette giorni o nutrienti vitali a scopo alimentare, commette una colpa di cattiva condotta. Per ogni boccone, commette una colpa di cattiva condotta.
Se non è stato conservato, ma percepisce che lo è, commette una colpa di cattiva condotta. Se non è stato conservato, ma non ne è sicuro, commette una colpa di cattiva condotta. Se non è stato conservato e non percepisce che lo è stato, non c’è colpa.
Nessuna colpa
Non c’è colpa: se conserva e mangia al momento giusto; se conserva e mangia i nutrienti dopo mezzogiorno durante il resto della giornata; se conserva e mangia i nutrienti dei sette giorni durante il periodo dei sette giorni; se usa i nutrienti vitali quando c’è un motivo; se è pazzo; se è la prima colpa.
La regola di pratica sulla conservazione, l’ottava, è terminata.
Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Brahmali. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Pācittiya