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Pc 26: Cīvarasibbana – Cucire la veste

Storia
Un tempo il Buddha soggiornava a Sāvatthī nel boschetto di Jeta, nel monastero di Anāthapiṇḍika. A quel tempo il venerabile Udāyī era diventato abile nel confezionare vesti. In un’occasione una monaca andò da Udāyī e gli disse: “Venerabile, mi cuciresti una veste?”
Egli cucì una veste per quella monaca, ben rifinita e ben fatta, e vi disegnò al centro un’immagine. Poi la piegò e la mise da parte. Poco dopo quella monaca andò da Udāyī e disse: “Signore, dov’è la veste?”
“Ora, sorella, prendi questa veste così com’è piegata e mettila da parte. Quando il Sangha delle monache andrà ad ascoltare gli insegnamenti, allora la indosserai e seguirai le altre monache.”
E quella monaca così fece. La gente si lamentava e la criticava: “Come sono indecenti queste monache, che canaglie senza vergogna, che disegnano immagini sulle loro vesti!”
Le monache le chiesero: “Chi è stato?”
“Il venerabile Udāyī.”
“Questo tipo di lavoro non farebbe fare bella figura nemmeno a un indecente o a uno spudorato furfante, figuriamoci al Venerabile Udāyī.”
Le monache lo dissero ai monaci, i quali si lamentarono e lo criticarono: “Come potrebbe il Venerabile Udāyī cucire una veste per una monaca?”. … “È vero, Udāyī, che hai fatto questo?”
“È vero, signore.”
“È una sua parente?”
“No.”
“Stolto, un uomo e una donna che non sono parenti non sanno cosa sia appropriato e cosa inappropriato, cosa sia stimolante e cosa non lo sia, nel trattare l’uno con l’altra. Quindi come puoi fare questo? Questo influenzerà la fede della gente…” … “E, monaci, questa regola di pratica dovrebbe essere così recitata:

Giudizio finale
“Se un monaco cuce o fa cucire una veste a una monaca non imparentata, commette una colpa che comporta la confessione.”

Definizioni
A:
chiunque …
Monaco:
… Il monaco che ha ricevuto l’ordinazione completa da un Sangha unanime attraverso una procedura legale che consiste in una mozione e tre avvisi, che è irreversibile e adatta a rimanere – questo tipo di monaco è inteso in questo caso.
Non imparentato:
chiunque non sia un discendente dei propri antenati maschi da otto generazioni, né da parte di madre né da parte di padre.
Monaca:
che ha ricevuto l’ordinazione completa da entrambi i Sangha.
Una veste:
uno dei sei tipi di vesti.
Cucire:
se cuce da solo, per ogni punto commette una colpa che comporta la confessione.
Fa cucire:
se lo chiede a un altro, commette una colpa che comporta la confessione. Se lo chiede una sola volta, anche se l’altro cuce troppo, commette una colpa che comporta la confessione.

Permutazioni
Se non è imparentata e lui la percepisce come tale, e le cuce o fa cucire una veste, commette una colpa che comporta la confessione. Se non è imparentata, ma non ne è sicuro, e le cuce una veste o ne fa cucire una, commette una colpa che comporta la confessione. Se non è imparentata, ma lui la percepisce come imparentata, e le cuce o fa cucire una veste, commette una colpa che comporta la confessione.
Se cuce o fa cucire una veste per una monaca pienamente ordinata solo da un lato, commette una colpa di cattiva condotta. Se è imparentata, ma lui la percepisce come non imparentata, commette una colpa di cattiva condotta. Se è imparentata, ma lui non ne è sicuro, commette una colpa di cattiva condotta. Se è imparentata e lui la percepisce come tale, non c’è colpa.

Nessuna colpa
Non c’è colpa: se è parente; se cuce o fa cucire qualsiasi altro indumento, a parte la veste; se è una monaca tirocinante; se è una monaca novizia; se è pazzo; se è la prima colpa.
La regola di pratica sul cucire una veste, la sesta, è terminata.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Brahmali. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

Testo: Pācittiya