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Kv 2.7: Cittaṭṭhitikathā – Sulla durata della coscienza

Punto controverso: Una singola unità di coscienza dura un giorno.

Commentario: I Theravada pongono questa domanda per correggere la convinzione degli Andhaka, che, a giudicare dall’apparente continuità sia della coscienza nei Jhana sia della subcoscienza, un singolo stato di coscienza durasse a lungo.

Theravāda: Se la vostra tesi è vera, metà del giorno appartiene al “momento nascente” e metà al “momento cessante”? Voi dite di no, ma l’avete sottinteso. Un’ammissione simile è implicita nell’affermare che uno stato di coscienza dura due giorni, o quattro giorni, o otto, dieci, o venti giorni, o un mese, o due, quattro, otto, o dieci mesi, o un anno, o un numero qualsiasi di anni, o un numero qualsiasi di ereoni.
Ci sono altri fenomeni, oltre alla mente, che sorgono e cessano più volte durante un giorno? Sì, dite? Allora sostenete che essi vanno e vengono con la stessa rapidità della mente? Se dite di no, la vostra tesi non regge. Se dite che lo fanno, non è forse stato detto dall’Eccelso che: “Ritengo, monaci, che non vi sia alcun fenomeno che vada e venga così rapidamente come la mente”. Non è facile trovare una similitudine per mostrare quanto velocemente la mente va e viene”?
Inoltre: “Come una scimmia che attraversa la fitta foresta afferra un ramo e, lasciandolo andare, ne afferra un altro e poi un altro ancora, così, monaci, con ciò che è chiamato pensiero, o mente, o coscienza, di giorno come di notte, uno sorge quando un altro perisce”?
Prendiamo il contenuto di uno stato di coscienza: una coscienza visiva o un’altra coscienza sensoriale dura un giorno intero, o un pensiero cattivo, come una coscienza accompagnata da passione, odio, ignoranza, presunzione, errore, dubbio, accidia, distrazione, impudenza o indiscrezione? Se no, non si può dire che la coscienza duri un giorno.
Si sente, si odora, si gusta, si tocca, si apprende mentalmente per mezzo della stessa unità di coscienza con cui si vede? O vedere, sentire, ecc. o toccare per mezzo della stessa unità di coscienza con cui si apprende mentalmente? Lei risponde “no”. Allora non potete affermare che una stessa unità di coscienza dura un giorno intero.
Allo stesso modo, se si nega che si vada indietro con la stessa unità di coscienza con cui si va avanti, e viceversa, non si può affermare la propria proposizione. Un’argomentazione simile vale per il guardare indietro, per il guardare avanti, per il piegarsi, per l’estendersi per mezzo della stessa unità di coscienza.
Nel caso dei deva che hanno raggiunto il regno dello spazio-infinito, una qualsiasi unità di coscienza dura tutta la loro vita? Voi affermate di sì, ma negate una durata simile nel caso degli esseri umani. La negate anche nel caso di tutti i deva della sfera dei desideri sensoriali e di tutti i deva della sfera superiore o Rūpa, perché non di quelli della prima sfera non Rūpa?
Affermate, dico, questa durata di un’unità di coscienza durante i 20.000 eoni di vita dei deva Arūpa, eppure negate un’analoga durata di un’unità di coscienza umana, per esempio di 100 anni, e la negate nel caso di tutti i deva Kāmaloka e Rūpaloka, la cui vita varia dai 500 anni dei Quattro Grandi Re ai 16.000 eoni di anni dei deva più anziani.

Andhaka: La mente dei deva che hanno raggiunto la sfera dello spazio-infinito sorge e cessa momento per momento?

Theravāda: È così.

Andhaka: Ma questi deva muoiono a loro volta e rinascono momento per momento?

Theravāda: No, questo non si può dire veramente.

Andhaka: Sicuramente questo vivere e morire momentaneo è coinvolto nell’accadere momentaneo della coscienza?

Theravāda: Ma se affermate che nel caso di questi deva un’unità di coscienza dura finché vivono, allora dovete anche ammettere che muoiono con la stessa unità di coscienza con cui rinascono; ma non volete ammettere questo…

The Points of Controversy, traduzione in inglese dalla versione pâli del Kathāvatthu dell’Abhidamma di Shwe Zan Aung e C.A.F. Rhys Davids. Pubblicato per la prima volta dalla Pali Text Society, 1915. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoKathavatthu