Un tempo il Beato soggiornava presso Sāvatthī nel palazzo di Migāramātā nel Parco Orientale. Allora Visākhā Migāramātā si recò dal Beato…. Il Beato le disse:
“Visākhā, possedendo quattro qualità, una donna è destinata al successo in questo mondo e in questa vita. Quali quattro? In questo caso, una donna è abile nel suo lavoro, gestisce il lavoro domestico, si comporta bene con il marito e tutela i suoi guadagni.
(1) E in che modo, Visākhā, una donna è abile nel suo lavoro? In questo caso, una donna è abile e diligente nell’occuparsi delle faccende domestiche e del marito, sia che si tratti di lavorare a maglia o di cucire, e possiede un buon giudizio su di esse per svolgerle e organizzarle correttamente. In questo modo la donna è abile nel suo lavoro.
(2) E in che modo una donna gestisce il lavoro domestico? In questo caso, la donna si informa su ciò che i domestici del marito, siano essi servi, messaggeri o dipendenti, hanno fatto o non hanno fatto; si informa sulle condizioni di coloro che sono malati e distribuisce a ciascuno una porzione adeguata di cibo. In questo modo una donna gestisce il lavoro domestico.
(3) E in che modo una donna si comporta bene con il marito? In questo caso, una donna non commetterebbe nessuna azione che il marito considererebbe sgradevole, anche a costo della vita. In questo modo la donna si comporta bene con il marito.
(4) E in che modo una donna custodisce i suoi guadagni? In questo caso, una donna custodisce e protegge qualsiasi reddito che il marito porta a casa – sia esso denaro o grano, argento o oro – e non è una spendacciona, una ladra, una sprecona o una dilapidatrice dei suoi guadagni. In questo modo una donna salvaguarda i suoi guadagni.
Possedendo queste quattro qualità, una donna è destinata al successo in questo mondo e in questa vita.
Possedendo altre quattro qualità, Visākhā, una donna è destinata al successo in un altro mondo e in un’altra vita. Quali quattro? In questo caso, una donna è compiuta nella fede, nel comportamento virtuoso, nella generosità e nella saggezza.
(5) E in che modo, Visākhā, una donna è compiuta nella fede? In questo caso, una donna è dotata di fede. Essa ha fede nell’illuminazione del Tathāgata in questo modo: ‘Il Beato è un Perfettamente e Completamente Risvegliato, con perfetta conoscenza e condotta, il Glorioso, conoscitore del cosmo, maestro insuperabile di coloro che vogliono essere istruiti, maestro di esseri umani e divini, il Risvegliato, il Beato.’ In questo modo una donna è compiuta nella fede.
(6) E in che modo una donna è compiuta nel comportamento virtuoso? In questo caso, una donna si astiene dall’uccidere … dai liquori, dal vino e dalle sostanze intossicanti, le basi della negligenza. In questo modo una donna è compiuta nel comportamento virtuoso.
(7) E in che modo una donna è compiuta nella generosità? In questo caso, una donna ha un cuore privo d’avarizia, è generosa, aperta, amante della rinuncia, dedita alla beneficenza, amante del dono e della condivisione. In questo modo una donna è compiuta nella generosità.
(8) E in che modo una donna è compiuta nella saggezza? In questo caso, una donna possiede la saggezza che discerne il sorgere e il cessare, che è nobile e penetrante e porta alla completa distruzione della sofferenza. In questo modo una donna è compiuta nella saggezza.
Possedendo queste quattro qualità, Visākhā, una donna è destinata al successo in un altro mondo e in un’altra vita.
Capace di occuparsi del suo lavoro,
gestire i collaboratori domestici,
tratta il marito in modo piacevole
e custodisce le ricchezze che lui guadagna.
Ricca di fede, dotata di virtù,
caritatevole e priva di avarizia,
purifica costantemente il sentiero
che conduce alla salvezza nella vita futura.
Una donna
che ha queste otto qualità,
è virtuosa, salda nel Dhamma,
divulgatrice della verità.
Compiuta in sedici aspetti,
completa in otto fattori,
questa virtuosa seguace laica
rinasce in un felice mondo di deva.”
Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di © Bhikkhu Bodhi, The Numerical Discourses of the Buddha (Wisdom Publications, 2012). Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Anguttara Nikaya