“Monaci, ci sono questi sette piani di coscienza. Quali sette?
(1) Ci sono, monaci, esseri che sono diversi nel corpo e diversi nella percezione, come gli umani, alcuni deva e alcuni nel mondo inferiore. Questo è il primo piano di coscienza.
(2) Ci sono esseri che sono diversi nel corpo ma identici nella percezione, come i deva di Brahmā che rinascono tramite il primo [jhāna]. Questo è il secondo piano di coscienza.
(3) Ci sono esseri che sono identici nel corpo ma diversi nella percezione, come i deva di assoluta luminosità. Questo è il terzo piano di coscienza.
(4) Ci sono esseri che sono identici nel corpo e identici nella percezione, come i deva di splendore limitato. Questo è il quarto piano di coscienza.
(5) Ci sono esseri che, con il completo superamento delle percezioni delle forme, con il superamento delle percezioni delle impronte sensoriali, con la non-attenzione alle percezioni della diversità, [percependo] ‘lo spazio è infinito’, appartengono alla sfera dello spazio infinito. Questo è il quinto piano di coscienza.
(6) Ci sono esseri che, superando completamente la base dello spazio infinito, [percependo] “la coscienza è infinita”, appartengono alla sfera della coscienza infinita. Questo è il sesto piano di coscienza.
(7) Ci sono esseri che, superando completamente la base della coscienza infinita, [percependo] ‘non c’è nulla’, appartengono alla sfera della vacuità. Questo è il settimo piano di coscienza.
Questi, monaci, sono i sette piano di coscienza.”
Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di © Bhikkhu Bodhi, The Numerical Discourses of the Buddha (Wisdom Publications, 2012). Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Anguttara Nikaya