“Monaci, ci sono questi quattro tipi di persone che si trovano nel mondo. Quali quattro?
C’è il caso in cui una persona, dopo aver rinunciato alla sensualità e alle qualità negative, entra e dimora nel primo jhana: estasi e gioia nate dal distacco, accompagnate dall’idea razionale e dal pensiero discorsivo. Considera qualsiasi fenomeno connesso con la forma, con la sensazione, con la percezione, con le formazioni mentali e con la coscienza come impermanente, come sofferenza, come una malattia, come un male, come una freccia, doloroso, come un’afflizione, estraneo, come una dissoluzione, come un vuoto, come non-Sé. Alla dissoluzione del corpo, dopo la morte, rinasce nel mondo dei deva delle Pure Dimore. Questa rinascita non è comune alle persone ordinarie.
Ancora, c’è il caso in cui una persona… entra e dimora nel secondo jhana … nel terzo jhana … nel quarto jhana … Considera qualsiasi fenomeno connesso con la forma, con la sensazione, con la percezione, con le formazioni mentali e con la coscienza come impermanente, come sofferenza, come una malattia, come un male, come una freccia, doloroso, come un’afflizione, estraneo, come una dissoluzione, come un vuoto, come non-Sé. Alla dissoluzione del corpo, dopo la morte, rinasce nel mondo dei deva delle Pure Dimore. Questa rinascita non è comune alle persone ordinarie.
Questi sono i quattro tipi di persone che si trovano nel mondo.”
Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Ṭhānissaro Bhikkhu, ©1998 Thanissaro Bhikkhu. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Anguttara Nikaya