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AN 3.59: Jāṇussoṇi Sutta – Jāṇussoṇi 

Il bramano Jāṇussoṇī si recò dal Beato … e chiese:

“Maestro Gotama, chiunque faccia un sacrificio, prepari un pasto o un piatto di offerte o altro dovrebbe donarlo ai bramani maestri della triplice conoscenza.”

Il Beato disse: “Ma come, bramano, i bramani definiscono un bramano maestro della triplice conoscenza?”

“Maestro Gotama, un bramano nasce di buona famiglia sia da parte di madre sia da parte di padre, … (segue come AN 3.58) … Questa è la terza conoscenza che si ottiene. L’ignoranza è distrutta e la conoscenza è sorta; l’oscurità è distrutta e la luce è sorta, come accade per un meditante diligente, attento e risoluto.

Chi è virtuoso e osserva le regole,
che è risoluto e calmo,
la cui mente è domata,
focalizzata e concentrata.

Chi conosce le sue vite passate,   
e vede i mondi celesti e gli inferi,  
ha raggiunto la fine della rinascita,   
è un saggio con una retta visione. 

Tramite queste tre conoscenze   
uno è bramano della triplice conoscenza.  
Costui io chiamo maestro delle tre conoscenze,  
non l’altro che recita dei salmi. 

Questo, bramano, è un maestro delle tre conoscenze nella pratica di un Nobile.”
“Maestro Gotama, un maestro delle tre conoscenze secondo i bramani è molto diverso da un maestro delle tre conoscenze nella pratica di un Nobile. E, Maestro Gotama, un maestro delle tre conoscenze secondo i bramani non vale la sedicesima parte di un maestro delle tre conoscenze nella pratica di un Nobile.

Magnifico, Maestro Gotama! Straordinario! Proprio come se si rivoltasse ciò che era capovolto, si rivelasse ciò che era nascosto, si mostrasse la via a chi si era smarrito, … Possa il maestro Gotama accettarmi come seguace laico che ha preso in lui rifugio, da questo giorno e per tutta la vita.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato, 2018. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoAnguttara Nikaya