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AN 1.382-563: Apara-accharāsanghātavaggo – Frazione di un secondo (2)

382. Se un monaco eleva la sua mente al primo jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

383. Se un monaco eleva la sua mente al secondo jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

384. Se un monaco eleva la sua mente al terzo jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

385. Se un monaco eleva la sua mente al quarto jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

386. Se un monaco libera la sua mente sviluppando la gentilezza amorevole, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

387. Se un monaco libera la sua mente sviluppando la compassione, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

388. Se un monaco libera la sua mente sviluppando la gioia intrinseca, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

389. Se un Monaco libera la sua mente sviluppando l’equanimità, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

390. Se un monaco rimane concentrato presso il corpo sul corpo e consapevole di dissipare l’avidità e la sofferenza per il mondo, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

391. Se un monaco rimane concentrato presso le sensazioni sulle sensazioni e consapevole di dissipare l’avidità e la sofferenza per il mondo, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

392. Se un monaco rimane concentrato presso la mente sulla mente consapevole di dissipare l’avidità e la sofferenza per il mondo, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

393. Se un Monaco rimane concentrato sui pensieri e sui processi del pensiero consapevole di dissipare l’avidità e la sofferenza per il mondo, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

394. Se l’attenzione e lo sforzo sono risvegliati per non far sorgere il demerito non ancora sorto, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

395. Se l’attenzione e lo sforzo sono risvegliati per dissipare il demerito appena sorto, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

396. Se l’attenzione e lo sforzo sono risvegliati per favorire il sorgere del merito non ancora sorto, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

397. Se l’attenzione e lo sforzo sono risvegliati per favorire la nitida genesi e la crescita del merito appena sorto, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

398. Se egli sviluppa le basi del potere psichico con attenzione, concentrazione, sforzo e determinazione, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

399. Se egli sviluppa le basi del potere psichico con impegno, attenzione, concentrazione, sforzo e determinazione, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

400. Se egli sviluppa le basi del potere psichico con concentrazione mentale, sforzo e determinazione, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

401. Se egli sviluppa le basi del potere psichico con retta concentrazione, sforzo e determinazione, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

402. Se egli sviluppa la facoltà mentale della fede, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

403. Se egli sviluppa la facoltà mentale dello sforzo, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

404. Se egli sviluppa la facoltà mentale della presenza mentale, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

405. Se egli sviluppa la facoltà mentale della concentrazione, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

406. Se egli sviluppa la facoltà mentale della saggezza, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

407. Se egli sviluppa il potere della fede, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

408. Se egli sviluppa il potere dello sforzo, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

409. Se egli sviluppa il potere della presenza mentale, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

410. Se egli sviluppa il potere della concentrazione, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

411. Se egli sviluppa il potere della saggezza, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

412. Se egli sviluppa il fattore del risveglio della presenza mentale, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

413. Se egli sviluppa il fattore del risveglio dell’analisi del Dhamma, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

414. Se egli sviluppa il fattore del risveglio dello sforzo, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

415. Se egli sviluppa il fattore del risveglio della gioia, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

416. Se egli sviluppa il fattore del risveglio della pace, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

417. Se egli sviluppa il fattore del risveglio della concentrazione, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

418. Se egli sviluppa il fattore del risveglio dell’equanimità, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

419. Se egli sviluppa la retta visione, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

420. Se egli sviluppa il retto pensiero, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

421. Se egli sviluppa la retta parola, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

422. Se egli sviluppa la retta azione, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

423. Se egli sviluppa il retto modo di vivere, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

424. Se egli sviluppa il retto sforzo, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

425. Se egli sviluppa la retta presenza mentale, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

426. Se egli sviluppa la retta concentrazione, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

427. Se egli sviluppa la percezione materiale interna per vedere e controllare la limitata materia esterna buona o cattiva, pensando io vedo e comprendo, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

428. Se egli sviluppa la percezione materiale interna per vedere e controllare l’infinita materia esterna buona o cattiva, pensando io vedo e comprendo, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

429. Se egli sviluppa la percezione immateriale interna per vedere e controllare la limitata materia esterna buona o cattiva, pensando io vedo e comprendo, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

430. Se egli sviluppa la percezione immateriale interna per vedere e controllare l’infinita materia esterna buona o cattiva, pensando io vedo e comprendo, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

431. Se egli sviluppa la percezione immateriale interna per vedere e controllare la materia esterna del blu, della natura e dello splendore, pensando io vedo e comprendo, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

432. Se egli sviluppa la percezione immateriale interna per vedere e controllare la materia esterna del giallo, della natura e dello splendore, pensando io vedo e comprendo, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

433. Se egli sviluppa la percezione immateriale interna per vedere e controllare la materia esterna del rosso, della natura e dello splendore, pensando io vedo e comprendo, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

434. Se egli sviluppa la percezione immateriale interna per vedere e controllare la materia esterna del bianco, della natura e dello splendore, pensando io vedo e comprendo, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

435. Se egli sviluppa la percezione immateriale interna per vedere la materia sulla materia, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

436. Se egli sviluppa la visione della materia esterna con la percezione immateriale interna, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

437. Se egli sviluppa il raggiungimento del sommo fine, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

438. Se egli sviluppa il superamento di tutte le percezioni della materia, di tutte le percezioni della rabbia, distaccandosi dalle varie percezioni, contempla lo spazio come infinito e dimora nella sfera dello spazio, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

439. Se egli sviluppa il superamento di tutte le percezioni dello spazio, contempla la coscienza come infinita e dimora nella sfera della coscienza, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

440. Se egli sviluppa il superamento di tutte le percezioni della coscienza, distaccandosi da ogni realtà, dimorando nella sfera della vacuità, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

441. Se egli sviluppa il superamento di tutte le percezioni della vacuità, dimorando nella sfera della né-percezione-né-non-percezione, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

442. Se egli sviluppa il superamento della sfera della né-percezione-né-non-percezione, dimorando nella cessazione delle percezioni e delle sensazioni, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

443. Se egli sviluppa la meditazione sull’oggetto terra, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

444. Se egli sviluppa la meditazione sull’oggetto acqua, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

445. Se egli sviluppa la meditazione sull’oggetto fuoco, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

446. Se egli sviluppa la meditazione sull’oggetto aria, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

447. Se egli sviluppa la meditazione sull’oggetto colore blu, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

448. Se egli sviluppa la meditazione sull’oggetto colore giallo, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

449. Se egli sviluppa la meditazione sull’oggetto colore rosso, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

450. Se egli sviluppa la meditazione sull’oggetto colore bianco, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

451. Se egli sviluppa la meditazione sull’oggetto spazio, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

452. Se egli sviluppa la meditazione sull’oggetto coscienza, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

453. Se egli sviluppa la percezione della ripugnanza, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

454. Se egli sviluppa la percezione della morte, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

455. Se egli sviluppa la percezione della ripugnanza del cibo, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

456. Se egli sviluppa la percezione del non-attaccamento al mondo, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

457. Se egli sviluppa la percezione dell’impermanenza, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

458. Se egli sviluppa la percezione della sofferenza, nell’impermanenza, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

459. Se egli sviluppa la percezione dell’assenza di un sé nella sofferenza, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

460. Se egli sviluppa la percezione del disinteresse, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

461. Se egli sviluppa la percezione del distacco, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

462. Se egli sviluppa la percezione della cessazione, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

463. Se egli sviluppa il ricordare l’Illuminato, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

464. Se egli sviluppa il ricordare il Dhamma, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

465. Se egli sviluppa il ricordare il Sangha, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

466. Se egli sviluppa il ricordare le virtù, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

467. Se egli sviluppa il ricordare l’amorevolezza, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

468. Se egli sviluppa il ricordare i deva, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

469. Se egli sviluppa la presenza mentale del respiro, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

470. Se egli sviluppa la presenza mentale della morte, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

471. Se egli sviluppa la presenza mentale del corpo, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

472. Se egli sviluppa la pace, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

473. Se egli sviluppa la facoltà mentale della fede con il primo jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

474. Se egli sviluppa la facoltà mentale dello sforzo con il primo jahna, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

475. Se egli sviluppa la facoltà mentale della presenza mentale con il primo jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

476. Se egli sviluppa la facoltà mentale della concentrazione con il primo jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

477. Se egli sviluppa la facoltà mentale della saggezza con il primo jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

478. Se egli sviluppa il potere della fede con il primo jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

479. Se egli sviluppa il potere dello sforzo con il primo jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

480. Se egli sviluppa il potere della presenza mentale con il primo jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

481. Se egli sviluppa il potere della concentrazione con il primo jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

482. Se egli sviluppa il potere della saggezza con il primo jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

483. Se egli sviluppa la facoltà mentale della fede con il secondo jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

484. Se egli sviluppa la facoltà mentale dello sforzo con il secondo jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

485. Se egli sviluppa la facoltà mentale della presenza mentale con il secondo jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

486. Se egli sviluppa la facoltà mentale della concentrazione con il secondo jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

487. Se egli sviluppa la facoltà mentale della saggezza con il secondo jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

488. Se egli sviluppa il potere della fede con il secondo jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

489. Se egli sviluppa il potere dello sforzo con il secondo jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

490. Se egli sviluppa il potere della presenza mentale con il secondo jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

491. Se egli sviluppa il potere della concentrazione con il secondo jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

492. Se egli sviluppa il potere della saggezza con il secondo jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

493. Se egli sviluppa la facoltà mentale della fede con il terzo jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

495. Se egli sviluppa la facoltà mentale dello sforzo con il terzo jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

496. Se egli sviluppa la facoltà mentale della presenza mentale con il terzo jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

497. Se egli sviluppa la facoltà mentale della concentrazione con il terzo jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

498. Se egli sviluppa la facoltà mentale della saggezza con il terzo jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

499. Se egli sviluppa il potere della fede con il terzo jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

500. Se egli sviluppa il potere dello sforzo con il terzo jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

501. Se egli sviluppa il potere della presenza mentale con il terzo jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

502. Se egli sviluppa il potere della concentrazione con il terzo jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

503. Se egli sviluppa il potere della saggezza con il terzo jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

504. Se egli sviluppa la facoltà mentale della fede con il quarto jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

505. Se egli sviluppa la facoltà mentale dello sforzo con il quarto jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

506. Se egli sviluppa la facoltà mentale della presenza mentale con il quarto jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

507. Se egli sviluppa la facoltà mentale della concentrazione con il quarto jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

508. Se egli sviluppa la facoltà mentale della saggezza con il quarto jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

509. Se egli sviluppa il potere della fede con il quarto jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

510. Se egli sviluppa il potere dello sforzo con il quarto jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

511. Se egli sviluppa il potere della presenza mentale con il quarto jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

512. Se egli sviluppa il potere della concentrazione con il quarto jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

513. Se egli sviluppa il potere della saggezza con il quarto jhana, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

514. Se egli sviluppa la facoltà mentale della fede con gentilezza amorevole, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

515. Se egli sviluppa la facoltà mentale dello sforzo con gentilezza amorevole, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

516. Se egli sviluppa la facoltà mentale della presenza mentale con gentilezza amorevole, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

517. Se egli sviluppa la facoltà mentale della concentrazione con gentilezza amorevole, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

518. Se egli sviluppa la facoltà mentale della saggezza con gentilezza amorevole, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

519. Se egli sviluppa il potere della fede con gentilezza amorevole, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

520. Se egli sviluppa il potere dello sforzo con gentilezza amorevole, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

521. Se egli sviluppa il potere della presenza mentale con gentilezza amorevole, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

522. Se egli sviluppa il potere della concentrazione con gentilezza amorevole, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

523. Se egli sviluppa il potere della saggezza con gentilezza amorevole, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

524. Se egli sviluppa la facoltà mentale della fede con compassione, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

525. Se egli sviluppa la facoltà mentale dello sforzo con compassione, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

526. Se egli sviluppa la facoltà mentale della presenza mentale con compassione, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

527. Se egli sviluppa la facoltà mentale della concentrazione con compassione, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

528. Se egli sviluppa la facoltà mentale della saggezza con compassione, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

529. Se egli sviluppa il potere della fede con compassione, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

530. Se egli sviluppa il potere dello sforzo con compassione, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

531. Se egli sviluppa il potere della presenza mentale con compassione, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

532. Se egli sviluppa il potere della concentrazione con compassione, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

533. Se egli sviluppa il potere della saggezza con compassione, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

534. Se egli sviluppa la facoltà mentale della fede con gioia intrinseca, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

535. Se egli sviluppa la facoltà mentale dello sforzo con gioia intrinseca, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

536. Se egli sviluppa la facoltà mentale della presenza mentale con gioia intrinseca, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

537. Se egli sviluppa la facoltà mentale della concentrazione con gioia intrinseca, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

538. Se egli sviluppa la facoltà mentale della saggezza con gioia intrinseca, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

539. Se egli sviluppa il potere della fede con gioia intrinseca, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

540. Se egli sviluppa il potere dello sforzo con gioia intrinseca, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

541. Se egli sviluppa il potere della presenza mentale con gioia intrinseca, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

542. Se egli sviluppa il potere della concentrazione con gioia intrinseca, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

543. Se egli sviluppa il potere della saggezza con gioia intrinseca, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

544. Se egli sviluppa la facoltà mentale della fede con equanimità, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

545. Se egli sviluppa la facoltà mentale dello sforzo con equanimità, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

546. Se egli sviluppa la facoltà mentale della presenza mentale con equanimità, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

547. Se egli sviluppa la facoltà mentale della concentrazione con equanimità, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

548. Se egli sviluppa la facoltà mentale della saggezza con equanimità, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

549. Se egli sviluppa il potere della fede con equanimità, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

550. Se egli sviluppa il potere dello sforzo con equanimità, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

551. Se egli sviluppa il potere della presenza mentale con equanimità, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

552. Se egli sviluppa il potere della concentrazione con equanimità, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

553. Se egli sviluppa il potere della saggezza con equanimità, per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

554. Se egli sviluppa la facoltà mentale della fede per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

555. Se egli sviluppa la facoltà mentale dello sforzo per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

556. Se egli sviluppa la facoltà mentale della presenza mentale per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

557. Se egli sviluppa la facoltà mentale della concentrazione per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

558. Se egli sviluppa la facoltà mentale della saggezza per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

559. Se egli sviluppa il potere della fede per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

560. Se egli sviluppa il potere dello sforzo per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

561. Se egli sviluppa il potere della presenza mentale per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

562. Se egli sviluppa il potere della concentrazione per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

563. Se egli sviluppa il potere della saggezza per una frazione di secondo, egli dimora nel jhana, ha compiuto i compiti ricevuti dal Maestro, e consuma il cibo elemosinato senza alcun debito. Se si esercita assiduamente su quel jhana sarebbe molto più vantaggioso.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhuni Upalavanna. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoAnguttara Nikaya