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SN 2.11: Candimasa Sutta – Candimasa

1. A Savatthi. Al monastero.
Candimasa il figlio dei deva, verso l’alba, dopo aver illuminato completamente il boschetto di Jeta con un vivido bagliore, si avvicinò al Beato e stando da parte recitò questa stanza:

2. “Gli animali silvestri vagano nella foresta, felici ed in salute.
Dopo aver raggiunto gli stati elevati, il saggio con presenza mentale ottiene l’unificazione della mente.
Risale la corrente come il pesce che ha reciso la rete.
Il diligente raggiunge gli stati elevati della mente ed abbandona la lotta.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhuni Uppalavanna. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoSamyutta Nikaya