Np 29: Sāsaṅka – Conservare la veste durante la permanenza in regioni a rischio

Storia
Un tempo il Buddha soggiornava a Sāvatthī nel boschetto di Jeta, nel monastero di Anāthapiṇḍika. A quel tempo i monaci che avevano completato la permanenza nella stagione delle piogge soggiornavano in dimore isolate. I ladri, attivi durante il mese di Kattika, attaccarono quei monaci pensando: “Hanno ricevuto dei beni.”
I monaci lo dissero al Buddha. Poco dopo il Buddha diede un insegnamento e si rivolse ai monaci: “Monaci, permetto ai monaci che soggiornano in dimore isolate di riporre una delle loro tre vesti in una zona abitata.”
Quando ne vennero a conoscenza, i monaci conservarono una delle loro tre vesti in zone abitate, rimanendo lontani da esse per più di sei giorni. Le vesti andarono perse, distrutte, bruciate e mangiate dai topi. Di conseguenza, quei monaci rimasero senza vesti. Gli altri monaci chiesero loro il motivo ed essi raccontarono l’accaduto. I monaci si lamentarono e li criticarono: “Come hanno potuto quei monaci riporre una delle loro tre vesti in una zona abitata e poi starne lontani per più di sei giorni?”
Dopo averli rimproverati in molti modi, i monaci lo dissero al Buddha. Poco dopo egli riunì il Sangha e interrogò i monaci: “È vero, monaci, che ci sono monaci che fanno questo?”
“È vero, signore.”
Il Buddha li rimproverò… “Monaci, come hanno potuto quegli stolti fare questo? Questo influenzerà la fede delle persone…” … “E, monaci, questa regola di pratica dovrebbe essere così recitata:

Giudizio finale
“Ci sono dimore isolate che sono considerate rischiose e pericolose. Dopo aver osservato il plenilunio di Kattika che pone fine alla stagione delle piogge, un monaco che soggiorna in una tale dimora può, se lo desidera, riporre una delle sue tre vesti in un’area abitata, purché abbia un motivo per stare lontano da quella veste. Dovrebbe stare lontano da quella veste per un massimo di sei giorni. Se se ne separa per un periodo più lungo, a meno che i monaci non siano d’accordo, commette una colpa che comporta la rinuncia e la confessione.”

Definizioni
Dopo aver osservato:
dopo aver completato la stagione delle piogge.
Il plenilunio di Kattika che conclude la stagione delle piogge:
si intende la quarta luna piena della stagione delle piogge nel mese di Kattika.
Esistono dimore isolate:
una dimora isolata: si trova ad almeno 800 metri di distanza da qualsiasi zona abitata.
Rischioso:
nel monastero, o nelle sue vicinanze, sono stati visti ladri accamparsi, mangiare, stare in piedi, seduti o sdraiati.
Pericoloso:
nel monastero o nelle sue vicinanze sono stati visti ladri che hanno ferito, derubato o picchiato persone.
Un monaco che soggiorna in una tale dimora:
un monaco che alloggia in quel tipo di abitazione.
Se lo desidera:
se lo desidera.
Una delle sue tre vesti:
la veste esterna, la veste superiore o il sarong.
Può essere conservata in una zona abitata:
può riporla in qualsiasi luogo del suo villaggio di elemosine.
Purché abbia un motivo per stare lontano da quella veste:
se c’è un motivo, se c’è qualcosa da fare.
Dovrebbe stare lontano da quella veste al massimo per sei giorni:
dovrebbe starne lontano per sei giorni al massimo.
A meno che i monaci non siano d’accordo:
a meno che i monaci non siano d’accordo.
Se rimane separato da essa per un periodo più lungo:
la veste diventa soggetta a rinuncia all’alba del settimo giorno. La veste deve essere ceduta a un Sangha, a un gruppo o a un individuo. “E, monaci, dovrebbe essere ceduta in questo modo: “Venerabili, questa veste, dalla quale sono rimasto separato per più di sei giorni senza il consenso dei monaci, deve essere ceduta. La cedo al Sangha. … il Sangha dovrebbe dare… voi dovreste dare… Vi restituisco questa veste.”

Permutazioni
Se sono più di sei giorni e lui li percepisce come tali e se ne allontana, allora, a meno che i monaci non siano d’accordo, commette una colpa che comporta la rinuncia e la confessione. Se sono più di sei giorni, ma non ne è sicuro e se ne allontana, allora, a meno che i monaci non siano d’accordo, commette una colpa che comporta la rinuncia e la confessione. Se sono più di sei giorni, ma lui li percepisce come meno, e se ne allontana, allora, a meno che i monaci non siano d’accordo, commette una colpa che comporta la rinuncia e la confessione.
Se la veste non è stata abbandonata, ma egli percepisce che lo è… se non è stata data via, ma egli percepisce che lo è… se non è stata persa, ma egli percepisce che lo è… se non è stata distrutta, ma egli percepisce che lo è… Se non è stata bruciata, ma percepisce che lo è … Se non è stata rubata, ma percepisce che lo è stata, e se ne sta separando, allora, a meno che i monaci non siano d’accordo, commette una colpa che comporta la rinuncia e la confessione.
Se utilizza una veste che dovrebbe essere dismessa senza prima rinunciarvi, commette una colpa di cattiva condotta. Se il periodo è inferiore a sei giorni, ma lo percepisce come superiore, commette una colpa di cattiva condotta. Se è inferiore a sei giorni, ma non ne è sicuro, commette una colpa di cattiva condotta. Se è inferiore a sei giorni e lo percepisce come inferiore, non c’è colpa.

Nessuna colpa
Non c’è colpa: se rimane lontano dalla veste per sei giorni; se rimane lontano dalla veste per meno di sei giorni; se, dopo essere rimasto lontano dalla veste per sei giorni, soggiorna per una notte nella zona del villaggio e poi se ne va; se entro i sei giorni rinuncia alla veste, o la veste viene data via, persa, distrutta, bruciata, rubata o presa in custodia; se ha il permesso dei monaci; se è pazzo; se è la prima colpa.
La regola di pratica su ciò che è rischioso, la nona, è terminata.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Brahmali. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.