Così ho sentito. In una certa occasione il Beato soggiornava presso Savatthi, nel boschetto di Jeta, al monastero di Anathapindika. In quella circostanza il Ven. Sariputta, in vari modi, stava istruendo, stimolando, incitando, e incoraggiando il Ven. Bhaddiya il Nano con un discorso sul Dhamma. Mentre il Ven. Bhaddiya il Nano, in vari modi, veniva istruito, stimolato, incitato, e incoraggiato dal Ven. Sariputta con un discorso sul Dhamma, la sua mente, attraverso la mancanza di brama/attaccamento, fu liberata dagli influssi impuri.
Il Beato vide che mentre il Ven. Bhaddiya il Nano, in vari modi, veniva istruito, stimolato, incitato, e incoraggiato dal Ven. Sariputta con un discorso sul Dhamma, la sua mente, attraverso la mancanza di brama/attaccamento, fu liberata dagli influssi impuri.
Allora il Beato, in quella occasione, declamò questi solenni versi ispirati:
Sopra, sotto, ovunque liberato,
non si focalizza sul concetto di ‘Questo sono io.’
Così liberato, attraversa il flusso
prima non superato,
per non avere un’ulteriore rinascita.
Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Thanissaro Bhikkhu. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Udana