Così ho sentito. In una certa occasione il Beato soggiornava presso Savatthi, nel boschetto di Jeta, al monastero di Anathapindika. Ora in quella circostanza il Beato era seduto riflettendo sulle qualità mentali malvagie e non salutari che erano state abbandonate [in lui] e sulle qualità mentali salutari che erano state portate al culmine del loro sviluppo. Quindi dopo aver realizzato che le qualità mentali malvagie e non salutari erano state abbandonate [in lui] e che le qualità mentali salutari erano state portate al culmine del loro sviluppo, declamò questi solenni versi ispirati:
Ciò che prima era, dopo non fu.
Ciò che prima non era, poi fu.
Ciò che non era, non sarà,
e non è ora.
Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Thanissaro Bhikkhu. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Udana